Archivio di tutti i Risultati dei Campionati Italiani
Offredi Pierluigi
La sua dote migliore è il senso del limite, che a inizio carriera (intorno ai vent'anni) gli ha fatto comprendere che non avrebbe mai avuto nè la coordinazione, nè la tecnica necessaria per emergere in uno sport così difficile come il tennis tavolo.
Totalmente incapace di fare il topspin, ebbe l'intuizione di usare per primo sul dritto una puntinata lunga, con gommapiuma da 0.5 (Tibhar Grass, a cui è sempre rimasto fedele).
Con quest'unica arma letale, negli anni 80, nel mitico Trezzano di Filippo Giuliani e Francesco Leuci, partendo dalla serie D è arrivato alla A2, ritirandosi prima dell'avvento delle gomme trattate, evitando così di essere coinvolto nel fango che per anni ha vilipeso il nostro sacro sport.
Come tutti i maniaci seriali, dopo una pausa ultra decennale dedicata alle maratone, è tornato sul luogo del delitto per riprendere la carriera interrotta, con l'obbiettivo dichiarato di vincere i campionati italiani over 80. Dopo quell'età (a cui tra l'altro arrivano in pochi), coordinazione motoria e tecnica contano poco e la lunga preparazione nell'uso innovativo del puntino troverà la sua massima espressione.
Attualmente in letargo agonistico ha trovato nel nido delle Aquile Azzurre (ben nascosto tra le vette dell'Olimpo pongistico), l'habitat naturale in cui sviluppare le sue meditazioni trascendentali, da cui scende saltuariamente sui tavoli lombardi, per ricordare a tutti che il 2036 è vicino...
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