Il ritrovo e' fissato la domenica mattina per le
ore 9, ma sapevo gia' che con i ragazzi assidui frequentatori della movida del
sabato sera, sarebbe stato un delirio.
E non sono neanche passati da casa a dormire...
Andrea si e' presentato direttamente proveniente dalla discoteca IL GIBUTI dove
avevan luogo le selezioni per il campionato nazionale di RUTTI, SCORENGE, SPUTI.
Dopo aver pasteggiato per 4 giorni con birra ,e fagioli con cotiche, si e'
piazzato quarto.
Davide invece e' arrivato direttamente in
bicicletta dopo aver partecipato alla corsa notturna MONZA-RESEGONE E
RITORNO,partenza a mezzanotte e arrivo per le ore 7,30.
Riky , dopo aver partecipato a una nottata in
discoteca in ricordo dei CUGINI DI CAMPAGNA, si e' presentato con parrucca
bionda, canottiera nera traforata, jeans rosa scampanati e stivaletti tacco 12.
In questa condizioni, e in attesa che i ragazzi si
riprendano dormicchiando qua' e la', e' il vecchio Gigi , sobrio e pimpante dopo
una seratona a base di pastina tempestina e 30 grammi di stracchino in compagnia
della suocera, a scendere per primo in campo.
E qui apoteosi, in quanto coglie non solo il primo
punto per la squadra, ma anche la sua prima vittoria 11-3,11-2,11-9 un secco 3 -
0 contro un ragazzotto il quale soffriva tremendamente la grande esuberanza
fisica del nostro e il suo gioco notoriamente aggressivo .
Il secondo punto lo porta Davide, che gioca contro
un certo Volpi, vecchietto astuto come una volpe e con due occhi volpini. Davide
immaginando di essere ancora in bici sul Resegone, lo spiana pedalandoci sopra e
vincendo 11-9,11-8, perde il 3 set 11-9, ma vince il quarto 11-9.
due a zero
per noi.
A questo punto scende in campo Riky contro il loro
n. 1, un certo Bettinelli.
Riky non essendosi ancora ben ripreso dalla
seratona in onore dei CUGINI DI CAMPAGNA, nonostante toltosi la parrucca bionda
per vederci meglio, vince solo il 1 set 11-9, ma poi crolla gridando ANIMA MIA
VOGLIO ANDAR VIA, e perdendo gli altri 3 11-8,11-6,11-6.
Andrea che stava ancora beatamente dormendo , viene
svegliato con la forza e portato davanti al tavolo, tocca lui contro ancora
VOLPI.
L'avversario, furbo come una volpe, lo riaddormenta
avvolgendolo con il suo gioco mellifluo e accompagnandolo con delle ninne nanne,
riesce a vincere i primi due set 11-9,11-6. A questo punto Andrea sotto la
minaccia di ascoltare per tutto il viaggio di ritorno la compilation di ALBANO E
ROMINA, si sveglia e vince gli altri 3 set 11-8,11-7,11-6.
3 a 1 per le AQUILE
Torna in campo Riky contro la loro riserva, un
ragazzino quindicenne piccolino, ma svelto e veloce. Ma Riky non sbaglia piu' e
ci porta il quarto punto col punteggio di 11-8,11-4,8-11,11-9.
4 a 1
Nella sesta partita gioca Davide con il loro n. 1,
e qui Davide si supera portandolo addiritura al 5 set e cedendo solo per la
maggior esperienza dell'avversario.
Ci serve l'ultimo punto e ce lo porta Riky ancora
contro Volpi, irretendolo con la favola di Esopo LA VOLPE E L'UVA, . Riccardo lo
attorciglia piano piano e chiude in 3 set 11-7,11-7,11-9.
5 a 2 E PRIMA GRANDE VITTORIA.
A questo punto punto pensando alla tempesta passata,
non possiamo che ricordar la stupenda lirica del Leopardi: LA QUIETE DOPO LA
TEMPESTA sempre nella duplice versione.
ORIGINAL
Passata e' la tempesta, odo augelli far festa,
e la gallina tornata in su la via che ripete il suo
gesto.
Ecco il sereno, rompe la da ponente alla montagna,
sgombrasi la campagna e chiaro nella valle
il fiume appare.
Ogno cor si rallegra, in ogni lato risorge il
rumorio,
torna il lavoro usato.
L'artigiano con l'opra in man
cantando,
fassi in su l'uscio, a prova vien fuori la
femminetta
a cor dell'acqua della novella piova,
e l'erbaiol rinnova di sentiero in
sentiero
il suo grido giornaliero.
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NEW VERSION
Scampata e' la sconfitta,
odo i ragazzi far festa,
e il capitano tornato in su la sedia
che ripete il suo verso ( dai,forza, non mollare,
toppa,toppa, )
Torna il sereno laggiu' in fondo la
palestra,
si sgombrano i tavoli, e la in
lontanaza,
la vittoria appare,
Ogni cor si rallegra, e si torna al lavoro
usato.
L'un con la retina in man, cantando la ripone
dentro l'uscio,
l'altro rimette via la tuta in la
borsa,
nessun smonta i tavoli,
ma ognun fa sentire di sentiero in
sentiero
il suo grido di festa: E' VITTORIA, E' VITTORIA, E'
VITTORIA.
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GIGI