Levataccia mattutina per gli Aquilotti della D1A, che sotto una pioggia continua (il cielo di Lombardia è proprio brutto quando è brutto) riescono faticosamente a raggiungere l'algido pallone di Lazzate nonostante il GPS li abbia piantati in asso proprio sul più bello.
Molto ospitali e cordiali gli avversari, un po' meno il loro impianto, freddo e dal fondo scivoloso, alle 10 si comincia con le Aquile che schierano A Cassaghi, B Bocchi e C Capra, il Lazzate X Asnaghi, Y Eberle e Z Moscuzza.
Si parte su due tavoli, in contemporanea Bocchi regola Eberle che ha buone schiacciate improvvise ma soffre le rotazioni, mentre Giancarlo patisce oltremodo il gioco aggressivo di Asnaghi, che non riesce a contenere come suo solito, e con un doppio e reciproco 3-1 ci ritroviamo sull'1-1.
Secondo giro in contemporanea, ancora il capitano contro Asnaghi, e Capra col giovane Moscuzza. Molto veloce il successo di Paolo contro Asnaghi, che soffre tantissimo le variazioni e i tagli del nostro, e cede in 3 rapidi set. Stefano invece non sembra in palla come nelle ultime uscite, e si ritrova a partire ad handicap in ogni set, nel primo riesce a recuperare da 0-6 e a portarlo a casa per 11-9, niente da fare invece nei successivi due, dove il gioco di Moscuzza, fatto di top di dritto aggressivi e rovesci lenti ma molto arrotati lo mette in difficoltà. Nel quarto altro inizio ad handicap (3-7), ma Stefano riesce a recuperare e portarsi sul 10-8 e ad avere due occasioni per il quinto set, purtroppo le spreca e l'avversario ringrazia e si aggiudica l'incontro: siamo 2-2.
Si passa a giocare su di un tavolo, il loro n.1 Moscuzza parte favorito contro Cassaghi, e nei primi punti lo buca facilmente, poi il nostro sfodera la grinta e la sagacia tattica messa in mostra contro Beretta sabato scorso, imbriglia il gioco avversario e dopo una durissima lotta si aggiudica il set 17-15. Altra battaglia nel secondo, dove il nostro costringe l'avversario a faticare molto spostandolo da una parte all'altra del tavolo, ma Moscuzza è un grillo, e saltando di qua e di là si arriva nuovamente ai vantaggi, ancora una volta appannaggio del nostro muro. A questo punto l'avversario cede forse più psicologicamente che fisicamente, 3-0 Cassaghi e 3-2 Aquile.
Stefano contro Eberle, la differenza di tasso tecnico è evidente, ma dopo il primo set vinto facilmente Stefano diventa falloso e l'avversario ne approfitta con le sue schiacciate improvvise, riesce a portarlo al quarto set, che il nostro si aggiudica con una certa fatica, ma il compitino è svolto e siamo 4-2.
Tocca al capitano Bocchi cercare di chiudere i giochi contro Moscuzza, e incitato dai compagni al grido di "è tardi, vogliamo andare a casa" sfodera un primo set da cineteca, con giocate molto spettacolari in attacco e lontano dal tavolo. I compagni si illudono, ma Moscuzza non ci sta e restituisce il colpo giocando un set magistrale. A questo punto l'incontro diventa più equilibrato, nel terzo Paolo si porta sul 9-5 ma si fa raggiungere, dopo una dura lotta però si salva vincendo 14-12. Il quarto è ancora appannaggio di Moscuzza, e tra lo sconforto dei compagni anche il quinto è una maratona, si arriva 8 pari, poi il giovane avversario si conquista due match point, ma Paolo che spesso quest'anno ne ha sprecati stavolta mantiene la calma e li annulla, 11-10 Moscuzza con una retina fortunata, ma il capitano lotta fino alle fine e riesce a chiudere 13-11.
5-2 Aquile e stavolta si torna veramente a casa.....
Le Aquile non mollano e fino alla fine tenteranno di evitare i pericolisssimi playout. Forza Aquile|