Michele Bustreo, noto nel settore più per le sue bestemmie che per le
imprese sportive, nell'ultima giornata di campionato di C2 ha potuto giocare
inditurbato con una puntinata vetrificata (truccata anche male, con due bolle di
almeno 3 cm2).
Il portacolori della Corona Ferrea, squadra a cui non fa certo onore la sua
presenza, al termine della partita ha dichiarato pubblicamente di aver
utilizzato una gomma trattata, con l'arroganza e la protervia tipica di chi sa
di restare impunito.
Durante l'incontro ha potuto fare il suo consueto show, farcito di
bestemmie declamate a squarciagola, tra l'imbarazzo dei suoi ormai rassegnati
compagni di squadra (i correttissimi Giovenzana, Galbiati e Totaro) e lo stupore
dei presenti.
Il problema non è Bustreo, il classico mendicante di neuroni che viola le
regole perchè, come dice lui nel suo italiano incerto "...lo fano tuti!" e
quindi le trasgredisce con gusto, perchè sa di farla franca, come ogni bullo di
periferia.
Lui si sente molto più furbo dei coglioni che rispettano le regole e, nella
sua beata ignoranza etica e morale, se ne vanta orgogliosamente: in effetti può
farlo tranquillamente e costantemente, grazie all'assenza di un arbitro
ufficiale.
Le elezioni regionali si stanno avvicinando e mi auguro di trovare nei
programmi dei candidati qualche proposta per fermare questo imbarbarimento
diffuso.
Pier Offredi