Risulta molto difficile scrivere questo articolo, l’annata per la
D1 A si fa sempre più complicata per usare un eufemismo. Le aspettative
iniziali erano ben diverse, e la difficoltà del girone (tutte le squadre
schierano giocatori superiori ai 5000 punti: parliamo dei n.3….) non è
sufficiente a giustificare le sconfitte in serie subite sul filo di lana. L’esimio
Prof. Mortola faceva notare che come rapporto partite singole vinte-perse saremmo terzi in classifica….. si aggiunga che abbiamo perso 4 partite per 5-4 (tutte
quelle in cui siamo giunti alla nona), questa clamorosamente da 4-0 per noi,
le altre tutte comunque partendo da vantaggi nostri (4-2, 4-3….), per capire che il
problema non è tanto tecnico quanto psicologico. E quando si mette la testa nel
tunnel è difficile venirne fuori, anche se come sempre non molliamo e ci
proviamo fino in fondo.
Che dire dell’incontro col Morelli? A parte la sostituzione
di un Capra influenzato con un Cassaghi in formissima in allenamento, il sorteggio
ripropone esattamente gli stessi incontri del primo giro dell’andata. E i
Cernuschesi esultano perché erano partiti 3-0 per loro (poi rimontati sul 4-3
per noi, con la solita frittata finale). E invece tutti i risultati si
ribaltano: un Bocchi attento batte Ponzio per 3-1, Mortola si vendica di un
Grieco apparso sottotono con un chiaro 3-0, e a sorpresa un Cassaghi durissimo
manda in crisi il gioco aggressivo di Ciavirella, il n.1 avversario, e lo
sconfigge per 3-1.
Siamo ancora increduli, che Mortola contro Stratan (cui un Ponzio
sfiduciato cede il posto) conquista agevolmente il punto del 4-0.
Che cosa sia successo dopo, è difficilmente spiegabile, e c’è una
certa nebbia di mancanza di lucidità (purtroppo presente anche in gara) che ne
offusca i particolari. Fatto sta che un Ciavirella desideroso di rifarsi e
parso infallibile sconfigge facilmente un capitan Bocchi con cui era sotto 0-2
negli scontri diretti, poi Cassaghi lotta fino alla fine con Grieco, sembra
poterci dare il punto del 5-1, ma poi cede 11-9 al quinto set.
Un Ciavirella completamente ritrovato disputa contro Mortola
l’incontro più bello della giornata, Stefano è anche parzialmente limitato da
un problema alla caviglia ma lotta come un leone, e alla fine cede 11-8 al 5-set.
A questo punto scende in campo Cassaghi contro Stratan,
anche se si era pensato di inserire Capra, più adatto come caratteristiche di
gioco all’avversario. Infatti Stratan ha molta pazienza, non tira mai se la
palla non è più che sicura, questo mette in difficoltà Giancarlo , che comunque
lotta fino alla fine e alla fine cede ancora una volta per 11-9 al 5.set.
Nell’incontro decisivo Capitan Bocchi entra in campo
nervoso, sfiduciato e soprattutto molto infreddolito (era dal 5. Incontro che
era fermo, gli altri tavoli erano stato smontati e gli incontri precedenti si
erano protratti tutti a lungo), e impiega più di un set per entrare minimamente
in partita. Forse è decisivo il secondo set, perso 13-11 dopo avere avuto un
buon vantaggio. Il terzo illude, ma nel quarto (complici anche moltissime
retine consecutive di Grieco, che alla fine si scusava ma che in realtà ha
meritato di vincere l’incontro perché è riuscito a rimanere più freddo) si compie il
destino che pare segnato, e quello che sembrava incredibile accade: da 4-0 a
4-5.
La delusione non deve trattenerci dal fare i nostri migliori
complimenti agli amici del Morelli, che ci hanno sempre creduto e che hanno
dimostrato nei momenti topici di avere più lucidità di noi.
Purtroppo la sconfitta pesa il doppio, perché si tratta di
una nostra diretta concorrente, e lo 0-2 negli scontri diretti (anche con una
vittoria per 5-4 saremmo stati in vantaggio per la differenza set, oltre che
con 2 punti di più in classifica) ci allontana probabilmente in modo definitivo
dalla salvezza diretta. La sfortuna poi ci vede benissimo, perché la Florens (altra
nostra diretta concorrente) ha incontrato il Lomellino (contro il quale avevamo
ceduto per 5-4 sfiorando il successo più volte, con la loro formazione al
completo) privo del n.1 Negri, che schiera la riserva da zero punti in
classifica e zero vinte, e ne approfitta per mettere in cascina due punti importantissimi.
Ma non possiamo attaccarci a queste cose perché la colpa della
situazione è solo nostra. Sarebbe bastato non regalare anche la metà delle
partite buttate via per veleggiare già in una zona tranquilla.
Ora quello che occorre è riconquistare fiducia e lucidità,
per cercare di agganciare almeno il sesto posto, che significa playout sulla
carta più agevoli (in casa contro una settima).
Abbiamo bisogno anche del supporto i tutti i compagni delle
Aquile, e soprattutto di qualcuno che sia in grado di darci qualche consiglio
tecnico-tattico durante le partite…..
Nonostante tutto, sempre e comunque Forza Aquile!