La trasferta di Pavia si presentava proibitiva, basti
guardare i numeri degli avversari: 11 partite 11 vittorie, la più sofferta
proprio il 5-3 contro le Aquile all’andata, tutti gli avversari spazzati via,
il n.1 Nascardi (n.1000, best ranking 248) ha perso una sola partita in tutto
il campionato (con Mortola all’andata), gli altri giocatori 4° categoria con
percentuali sopra il 70%....
La prova dell’andata è l’unico elemento confortante, allora fummo
capaci di metterli in difficoltà fino al 3-2 a nostro favore.
Le Aquile si schierano in formazione classica, con Bocchi A,
Mortola B e Capra C (Cassaghi assente), il Pavia risponde con Nascardi X, Favaro
Y, Carratello Z, lasciando fuori De Nardi, giocatore molto forte che però all’andata
perse sia con Bocchi sia con Capra.
Esordisce Bocchi contro Nascardi, incontro proibitivo per la
differenza di livello dei due giocatori, ma il nostro, molto concentrato,
riesce ad imbrigliare il gioco offensivo dell’avversario, contenendone il
rovescio e non concedendogli mai una palla sul dritto. Nascardi a sua volta non
gioca sicuramente al meglio delle sue possibilità, tanto che Paolo riesce a
vincere il primo set, cede un 2. e 3. equilibrati, e nel quarto ottiene anche un
set point sull’11-10 che avrebbe portato ad un quinto set a sorpresa, ma spreca
l’occasione e cede le armi con onore per 13-11. 1-0 Pavia.
Nel secondo incontro Mortola si trova di fronte Favaro
giocatore esperto che sostituisce De Nardi, e non spreca l’occasione. Dopo un
primo set di studio, in cui fatica a leggere i colpi “a specchio” dell’avversario
(che gioca con effetti analoghi ai suoi), nei successivi set, anche grazie ai
consigli della panchina, insiste di più su un gioco che tiene l’avversario
lontano dal tavolo, dove si trova maggiormente a suo agio, e regola la pratica
per 3-1 senza grossi patemi.
Capra-Carratello. Il nostro soffre il gioco di scambio di
puntino dell’avversario, e si trova sotto due a zero. Trova poi la chiave con
servizi molto veloci e carichi sul dritto avversario, che portano a numerosi
errori in risposta, e si aggiudica il terzo set. Purtroppo nel quarto, per
forzare ancora di più i servizi, commette ben quattro errori in battuta, e deve
cedere per 3-1. 2-1 Pavia.
Mortola-Nascardi non solo non tradisce le attese, ma si
rivela la partita più spettacolare forse di tutto il campionato. Il forte
attaccante pavese ha il dente avvelenato per l’unica sconfitta dovuta patire
all’andata, e parte fortissimo e concentrato. Il primo set è suo. Mortola però,
sfruttando anche lo spazio a disposizione finalmente ampio a dovere, e la
variazione di effetti laterali e a rientrare, ribatte colpo su colpo, e si
porta 1-1. Ancora Nascardi in vantaggio dalla parte dove Mortola alle spalle si
ritrova un poco rassicurante muro, ma ancora 2-2 con l’avversario che è
visibilmente provato, e sfrutta con esperienza ogni momento per riprendere
fiato. Storico il suo commento: “questo è tennis, non tennis tavolo!”. Nel quinto
set Mortola riesce a portarsi sull’8-4 con Nascardi in crisi, mala classe dell’avversario
emerge proprio a questo punto, non sbaglia praticamente più nulla, e chiude per
11-9. Onore alla forza dell’avversario, ma peccato veramente per avere sfiorato
nuovamente l’impresa. Ma siamo 3-1 Pavia.
Quinto incontro Bocchi-Carratello. Memore delle devastanti
schiacciate di puntino di rovescio dell’andata, Paolo gioca in modo da limitare
questo colpo all’avversario, in attacco è una macchina come non si vedeva da
tempo e si porta sul 2-0. L’avversario si riprende e il 3.set è equilibratissimo,
purtroppo da 8-7 Paolo, Carratello prende tre retine di fila, di cui due
veramente assassine, e rimane in partita. Nel 4.set Paolo non si demoralizza e
si porta sul 5-2, ma qui l’avversario cambia completamente gioco e si mette a
tagliare tantissimo con la liscia, Paolo non trova le contromisure, cede 6
punti di fila e alla fine cede pure il 4.set. Nel 5. resiste tagliando a sua
volta molto spinto, ma ormai l’inerzia è dell’avversario, che in fiducia
sbaglia pochissimo mentre Paolo è visibilmente affaticato, e riesce a
conquistare l’incontro per 3-2. Peccato davvero per l’occasione sprecata, e 4-1
Pavia.
Contrariamente alle aspettative, il puntino di Favaro ed il
suo gioco molto atipico mandano fuori palla un Capra che sinora aveva giocato
abbastanza bene, non trova le contromisure e deve cede in soli 3 set.
Si chiude così la trasferta di Pavia con un severo 5-1, anche
se l’equilibrio in campo è stato molto maggiore di quanto dica il risultato, e
con un po’ di fortuna e determinazione in più ci saremmo potuti trovare anche
su l3-3.
Ora le ultime due partite contro Nerviano e Lomellino, da
vincere assolutamente, per capire poi dal garbuglio di squadre alla pari o
quasi nel girone cosa verrà fuori nella griglia dei playout, la sola Urania con
la sconfitta di sabato sembra al momento debba rassegnarsi alla retrocessione
diretta, salvo sorprese pur sempre possibili.
Forza Aquile!