Il filotto di partite decisive per l’accesso ai playoff dei
Gaudenti si conclude sabato con l’impegno casalingo contro l’Arese. Dopo
l’entusiasmante vittoria contro il Morelli e la sconfitta di misura contro il Paderno,
tutto è ancora aperto, e l’incontro con l’Arese quarta forza del girone è uno
snodo fondamentale per determinare la classifica finale del girone.
Gli aquilotti si presentano con un cambio di formazione
rispetto alle ultime apparizioni. Sempre presenti Marco ed Enrico, CapitanMax
prende il posto di Max nella prima rotazione per assicurarsi la possibilità di
giocare gli eventuali playoff (necessario infatti aver disputato almeno 4
incontri in regular season per essere schierati). Max è comunque prontissimo a
dare il suo contributo dalla seconda rotazione. A supportare con tifo e
suggerimenti, ovviamente, Nadia. Gli avversari rispondono con il numero 1
Egidio, Broggi e Fasulo, quest’ultimo non presente nella partita di andata e
quindi un po' un punto interrogativo per gli aquilotti.
Inizia Marco proprio contro Fasulo. La partita sembra ben
avviata con una vittoria relativamente facile nel primo set e con l’iniziale
vantaggio di Marco nel secondo. Ma qualcosa cambia. Le palle a scambio veloce
di Marco sembrano tornare tutte indietro, e Fasulo riesce ad ingabbiare un
Marco che sembra spuntato e un po' teso. Nel secondo e terzo parziale Marco
spreca dei set point per poi perdere ai vantaggi, mentre nel quarto Marco resta
sempre dietro fino alla resa. 1 – 0 Arese.
Entra in campo Enrico contro Broggi, ed il copione sembra
ripetersi. Facile vittoria dell’aquilotto nel primo set (11 – 4), ma recupero
da parte dell’avversario nei set successivi. Broggi sfodera il suo gioco di
attacco ed Enrico non riesce a reagire con le sue armi, perdendo quindi in
quattro set. 2 – 0 Arese.
Dopo una lunga assenza in campionato torna in campo
CapitanMax a chiudere la prima rotazione. L’incontro però è particolarmente
complicato contro il numero 1 avversario Egidio. Nel primo set il puntino di
Max sembra mettere in difficoltà l’alfiere dell’Arese che si dimostra un po'
troppo falloso negli attacchi. Nonostante ciò il primo parziale è a favore
dell’Arese. Il secondo ed il terzo parziale invece scivolano via velocemente,
con CapitanMax ancora non al meglio dal punto di vista fisico e con un Egidio
che sicuramente riduce il numero degli errori. 3 – 0 Arese. E’ comunque
importante aver ritrovato in campo il capitano: ora con solo un’altra presenza
potrà essere un’arma in più da schierare nei playoff.
Peccato che dopo la prima rotazione i playoff sembrano
allontanarsi parecchio.. A memoria non ci si ricorda di una rotazione in cui i
Gaudenti hanno subito un passivo così pesante, ed un’eventuale sconfitta
potrebbe compromettere l’accesso alla post season. In palestra comunque
qualcuno (Paolo, ma anche lo stesso Egidio) pronostica un risultato finale
favorevole ai Gaudenti, ma guardando i musi lunghi degli aquilotti sembrerebbe
necessaria un’impresa..
E allora, se impresa deve essere, che impresa sia!
Ad aprire le danze della seconda rotazione è Enrico contro
Fasulo. L’avversario è ostico, ma è un Enrico diverso rispetto al primo
incontro. Più concentrato e preciso, infila l’avversario con i suoi attacchi
portando a casa facilmente i primi due parziali. Subisce un po' il rientro
dell’avversario, ma non si lascia spaventare e si mantiene freddissimo nei
vantaggi del quarto set dove la spunta 14-12. 3 – 1 Arese. Sul tabellino questa
partita vale un punto come tutte le altre, ma il valore psicologico di questa
vittoria è molto più grande.
Tocca a Marco contro Egidio. E’ una partita dominata dalla
tensione con Marco che non riesce praticamente mai a chiudere con l’attacco di
rovescio in terza palla e deve quindi affrontare lunghi scambi dove emerge
tutta la paura a tirare con forza e decisione. Qualche errore di Egidio e
numerose retine aiutano Marco a restare in partita e si arriva al quinto. Sicuramente
il gioco espresso dall’aquilotto non resterà impresso nella memoria degli
spettatori, ma notevole la freddezza nel chiudere ai vantaggi una partita
delicatissima, dopo aver sprecato match point sul 10 - 8. 3 – 2 Arese.
Nella sesta partita Max sostituisce CapitanMax contro
Broggi. L’aquilotto domina tecnicamente, tatticamente e mentalmente l’avversario
che mostra alcune reazioni un po' nervose. Sono 3 set rapidi grazie
all’alternanza di rovesci spinti con il puntino ed attacchi potenti con il
dritto. 3 – 3. La rimonta è completata ed il grido di gioia finale di Max è una
liberazione che scuote non solo le mura del Carducci, ma anche gli animi degli
aquilotti.
Il pareggio però non rappresenta nessun traguardo per gli
aquilotti: è solo uno step necessario e propedeutico al sorpasso. La terza
rotazione inizia così con Enrico contro Egidio. E’ una partita strana, perché i
parziali sono tutti abbastanza netti, prima per uno e poi per l’altro
contendente. Enrico finisce sotto 2 a 1, ma non si perde d’animo e continua a
lottare, alzando il suo livello di gioco. Si arriva al quinto parziale, e qui
l’aquilotto domina lasciando solo 4 punti all’avversario. 4 – 3 Aquile e
sorpasso completato.
Il primo match point è quindi nelle mani di Max contro
Fasulo. E’ un Max che si conferma in versione deluxe: infastidisce con il suo
puntino e schiaccia con violenza alla prima occasione buona sul dritto. Fasulo
è un buon contendente, ma non ha scampo e cede in 3 parziali. 5 – 3 Aquile..con
un Max così il primo match point basta e avanza!
Si tratta di una vittoria fondamentale per gli aquilotti. Le
notizie dagli altri campi, con la vittoria del Paderno sul Morelli, rendono
probabilmente impossibile raggiungere il primo posto nel girone, ma
sostanzialmente garantiscono l’accesso ai playoff come seconda forza del
raggruppamento.
Quello che resta di questo sabato è però la reazione degli
aquilotti, capaci di uscire tutti insieme da una situazione che si era fatta
davvero complicata. Una vittoria di testa forse prima ancora che di tecnica o
tattica.
Ora l’attenzione si concentra sui prossimi impegni: restano
ancora 2 partite (e il turno di riposo), non bisogna distrarsi, ma sicuramente
gli scogli più impegnativi sono alle spalle.
Forza Aquile!
Marco