Dopo la convincente vittoria ad Arese alla prima di
campionato, la D2 Gaudenti si appresta all’esordio casalingo contro il Turbigo,
sulla carta la formazione più quotata del girone. E’ bello ritrovarsi al
Carducci in giornata di campionato dopo qualche mese, in compagnia delle aquile
XXL, spitfire e verdi.
Oltre all’assenza di Navid che rischia di prolungarsi ancora
per qualche settimana, gli Aquilotti devono fare a meno anche di Max, che
impegni famigliari hanno portato fuori Milano per il weekend. Formazione
obbligata quindi con CapitanMax, Enrico e Marco. Il Turbigo risponde con
Stefanazzi e Langè, entrambi sopra i 6.000 punti ed il numero tre Shoen che
sembra comunque mostrare un livello di gioco ben superiore ai teorici 2.700
punti della sua classifica.
Si comincia con il doppio, e gli Aquilotti provano una nuova
coppia: Enrico e Marco sfidano quindi Langè e Shoen. Sulla carta gli Aquilotti
sono sfavoriti, ma il gioco di Marco ed Enrico sembra amalgamarsi bene e mette
in difficoltà gli alfieri del Turbigo che sbagliano un po' troppo. Nonostante
almeno un paio di errori al servizio per parziale, Enrico e Marco si portano
avanti 2 set a zero e sembrano vicini all’impresa. Nel terzo parziale gli
Aquilotti partono male, ma recuperano ed arrivano ad avere match point. Qui la
pallina che probabilmente decide l’incontro: Marco ha una palla sul dritto
praticamente a campo aperto, basta metterla di là e Shoen non sarebbe in grado
di arrivarci, ma l’aquilotto angola troppo e la pallina esce. Brutto errore per
Marco, in alcuni momenti troppo focalizzato a cercare punti spettacolari più
che concreti. Sciupato il match point, gli Aquilotti cedono ai vantaggi. Il
quarto parziale è ancora lottato, ma gli alfieri del Turbigo hanno maggiori
mezzi tecnici e piano piano si adattano al gioco dei Gaudenti. Marco e Enrico
cedono a 9, mentre nel quinto praticamente non c’è storia con gli Aquilotti un
po' demoralizzati che racimolano solo 4 punti. 1-0 Turbigo.
L’instancabile Enrico si ripresenta subito in campo contro
Shoen. Entrambi i contendenti esibiscono un gioco aperto e l’incontro è
spettacolare. Shoen attacca in maniera veloce e precisa e non mostra punti
deboli né di dritto né di rovescio. Enrico prova ad aumentare la rotazione dei
suoi top, ma Shoen mantiene sempre il vantaggio: porta a casa il primo
parziale, vince ai vantaggi il secondo e chiude abbastanza nettamente il terzo.
2-0 Turbigo.
Tocca a CapitanMax contro Stefanazzi, numero 1 avversario e
giocatore onestamente di altra categoria con i suoi 6.700 punti. Oggi però è
reduce da una brutta influenza e sembra davvero a mezzo servizio e poco
incisivo. CapitanMax ne approfitta subito sfruttando il suo puntino e portando
a casa il primo parziale. Non è chiaro quanto sia colpa dell’influenza, ma
Stefanazzi sembra decisamente in difficoltà contro il puntino. Nel secondo
parziale però rallenta i suoi colpi ed inizia ad alzare palle profonde: su
queste CapitanMax è in difficoltà, e con la spalla da tempo indolenzita non
riesce a chiudere di potenza di dritto. E’ la strategia vincente per Stefanazzi
che senza strafare vince in quattro parziali. 3-0 Turbigo.
Siamo già ad una partita decisiva e tocca a Marco affrontare
Langè. Il gioco aperto di Langè piace a Marco e la partita inizia equilibrata.
Marco probabilmente forza un po' troppo su certi attacchi di rovescio finendo
per commettere qualche errore di troppo e cede il primo parziale ai vantaggi.
Un po' demoralizzato cede abbastanza nettamente il secondo set, ma riesce a
rialzarsi nel terzo. Purtroppo però Langè ha oggettivamente più possibilità di
chiudere ed il quarto parziale scivola via velocemente. 4-0 Turbigo.
Verrebbe da dire “tutti a casa” ma da quest’anno no, si
giocano anche le partite a risultato acquisito. E questa volta si può dire “per
fortuna” perché nel quinto incontro CapitanMax sfodera una prestazione
maiuscola contro Shoen. Vero che la partita non conta più per la squadra, ma ci
sono in ballo punti individuali, onore e morale soprattutto. CapitanMax inizia
bene riuscendo ad irretire Shoen nella trama del suo puntino. Shoen però si
riprende e porta a casa secondo e terzo parziale. Ormai sembra che si sia
abituato al puntino, ma qui CapitanMax rialza la testa: riduce il numero degli
errori, spinge di più con il puntino facendo muovere l’avversario e
costringendolo a numerosi errori. Ok, a referto si registra anche un numero di
retine e spigolini forse oltre il normale, ma viene da pensare che un super
concentrato CapitanMax abbia affinato la mira. Oggi non ce ne è per nessuno….senza
colpi particolarmente spettacolari CapitanMax riesce a portare a casa il quarto
parziale ed anche nel quinto resta sempre avanti chiudendo 11-9. 4-1 Turbigo.
E’ il punto della bandiera per le Aquile, ma soprattutto è una vittoria di
prestigio per il capitano, contro un avversario quotato. Sicuramente
un’iniezione di morale e un’arma in più per le prossime partite.
Tocca ad Enrico contro Langè. Un’altra partita spettacolare,
ma l’alfiere del Turbigo si dimostra avversario troppo ostico. Enrico prova ad
attaccare ma Langè spinge e sbaglia poco. Nel secondo parziale Enrico arriva a
9, ma uno spigolino sul set point spegne ogni speranza. Nel terzo Enrico è un
po' più distante, ma un altro spigolino sul match point lascia intendere che
oggi è una giornata difficile. 5-1 Turbigo.
Nel settimo incontro Marco dovrebbe sfidare Stefanazzi, ma il
giocatore del Turbigo decide di non scendere in campo per paura……..di Marco?
No…di una ricaduta dell’influenza… A referto va un triplice 11-0 per Marco, ma
evidentemente se si fosse giocata sarebbe stata un’altra storia. Auguriamo una
pronta ripresa a Stefanazzi e speriamo al ritorno i due possano incrociarsi.
5-2 Turbigo.
E’ una brutta sconfitta per gli Aquilotti, ma c’è l’assoluta
convinzione che il Turbigo sia la squadra più attrezzata del girone, e che
quindi in pochi riusciranno a toglierle punti. Le ambizioni degli Aquilotti
devono restare invariate, anche perché in un pomeriggio negativo si registra
comunque il valido positivo di CapitanMax contro Shoen. Ora sotto con le
prossime partite, tornare a vincere è obbligatorio anche per le irriducibili
tifose Nadia e Donatella sempre presenti, affiancate questa volta dall’amico
Gianfilippo che a fine partita non ha saputo resistere alla tentazione di
giocare contro Enrico prima e Marco poi: è passato qualche anno, ma la classe è
rimasta invariata mitico Gianfi!
Forza Aquile
Marco