La notte del primo giorno di Dicembre del 1805, uno
dei più grandi geni militari che la Storia abbia mai conosciuto, si aggirava
tranquillamente nei pressi della Cittadina di Austerlitz, attuale
Repubblica Ceca.
Il giorno dopo avrebbe combattuto contro uno dei più
grandi eserciti mai visti composto dalla coalizione dell’armata imperiale
Russa ed Austriaca: 85.000 uomini contro la sua Grande Armée che ne
contava almeno 15.000 in meno.
Eppure, sapeva di aver già vinto.
Lo sapeva da almeno 40 giorni, da Ottobre per la
precisione, da quando a Trafalgar aveva imparato dal grande Horatio
Nelson che la storia delle grandi sfide è fatta, oltreché dal coraggio e
dalla bravura degli eserciti, anche da una rigorosa e meticolosa preparazione
e, soprattutto dalla capacità di rischiare inducendo il nemico in trappola.
Napoleone, il 2 Dicembre 1805, rovescia il corso
della Storia e crea un capolavoro tattico ribaltando tutte le strategie
militari fino ad allora conosciute:
-
finge una ritirata e concede ai suoi avversari
di posizionarsi nel miglior punto del Campo di Battaglia – l’altopiano del
Pratzen – da dove poter dominare l’intero scenario di battaglia;
-
nasconde le sue riserve – la Guardia Imperiale –
dietro la foresta che circonda il campo di battaglia;
-
smobilita il suo fianco destro e si fa attaccare
con tutte le forze dagli avversari che, convinte di poter stravincere,
abbandonano il Pratzen;
-
richiama le sue riserve e attacca i nemici alle
spalle;
L’esito parla chiaro: i Francesi perdono 9.000 uomini, gli
alleati c.ca 40.000. E’ uno dei più grandi successi della storia conquistato
sovvertendo ogni logica, sapendo come gli avversari si sarebbero schierati
e cosa bisognava fare per batterli.
Oltre 200 anni dopo, in uno scenario di sfida ben più
allegro, si è consumata la sconfitta dell’Isola del Bosco e la seria ipoteca
sulla Vittoria del Campionato da parte delle Aquile.
La strategia non è frutto del caso, è stata decisa
anch’essa nel mese di Ottobre (corsi e ricorsi, come per Trafalgar), immediatamente
dopo la vittoria per 5-2 nella partita d’andata. Lo schema è semplice:
-
L’Isola del Bosco ha una formazione “obbligata”,
non metterà mail il suo numero 1 come numero 3.
-
Mr. Offredi diventa il numero 3 per
consentirgli due vittorie facili ed assicurarci due punti
-
Tiger Woods
uno lo porta a casa sicuro, anche con un solo braccio (e siamo a 3, quindi già
in vantaggio)
-
Il Doppio è una garanzia (la partita è finita)
Aggiungiamo che Meduri, per una notte, torna The Hammer
e sfiora il miracolo contro il numero 1 avversario nella partita più bella.
Preparazione, determinazione, passione, energia, grinta:
senza queste virtù non si vince e, probabilmente, neppure si affrontano le
sfide quotidiane fuori dal tavolo di Ping Pong.
Grazie amici miei. Siamo ad un passo da una nuova
impresa, adesso ci crediamo fino alla fine!
vincenzo