Dopo il festoso esordio a scapito del
Bonacossa, per i debuttanti aquilotti si prospetta subito un test probante
contro gli esperti cugini dell’Urania, capitanati dal titolato Domenico Foti
(4300 punti). Sulla carta è un match a senso unico, ma
il giovane team casalingo è consapevole di potersela giocare grazie all’estro
dei singoli e alla compattezza di squadra.
Il capitano Lorenzo Marchini ha
deciso di giocarsela a viso aperto, scendendo in campo per primo, così da
mandare un forte segnale alla squadra ma, grazie ad un’intuizione geniale della
stellina cinese Jiahao Xu (Xin per gli amici), la formazione viene
stravolta a pochi secondi dall’inizio del match, fattore strategico che si
rivelerà fondamentale per la perfetta combinazione delle coppie secondo le
caratteristiche tecniche e gli stili di gioco dei giocatori corrispondenti.
Si parte con Jiahao Xu contro Silvio
Napoletano, una vecchia conoscenza delle Aquile. La tattica funziona, lo stile offensivo di
Jiahao mette subito in difficoltà Napoletano che perde il primo set. Lo stile,
a tratti spavaldo, del compagno di origine cinese viene però smorzato
dall’avversario che si chiude in una difesa attenta, fornendo palle scomode su
cui Jiahao commette qualche errore di troppo. Si va sotto perdendo il secondo
set 10 - 12 e il terzo 9 - 11. Nonostante lo svantaggio, è lampante che
basterebbe davvero poco per sovvertire un match in cui regna l’equilibrio.
Viene in aiuto Paolo Bocchi, in veste di coach, che consiglia uno stile
di gioco all round per stanare il difensore. Mossa azzeccata, con Jiahao che controlla
il gioco diminuendo la percentuale di errore, e che, nonostante la continuità
difensiva di Napoletano, riesce a portare a casa quarto e quinto set 15 - 13 e
11 - 9.
3-2. 1 - 0 Aquile. Punto decisivo per il
morale.
A questo punto scende in campo Winfred
Madriaga per le Aquile contro il buon Mirco Gallotta per l’Urania,
assiduo frequentatore del Palabovisa.
Winfred è inizialmente in difficoltà
contro il puntino corto di Mirco, che realizza alcune buone giocate con appoggi
alternati a schiacciate. Per evitare la sconfitta nel primo set, l’aquilotto di
origine filippina ricorre ai suoi micidiali servizi con “deception” che mandano
in bambola l’avversario, Win vince in rimonta 11 - 8 il primo set. Dopo la pausa, Win si abitua al gioco di
Gallotta e non gli lascia più la possibilità di esprimersi al meglio, vincendo
in scioltezza il secondo e il terzo set.
3-0. 2 - 0 Aquile.
Nel match chiave della giornata scendono
in campo i rispettivi capitani, Lorenzo Marchini per le Aquile e Domenico
Foti per l’Urania. C’è un abisso che li separa in termini di punti, di
qualità tecnica e di esperienza. Davide contro Golia, un incontro che
sembrerebbe finito prima di cominciare. Tuttavia, è qui che entra in gioco la
geniale tattica dell’asiatico che, supponendo la supremazia di Foti in uno
stile di gioco aperto, e ,conoscendo bene i pregi e le stranezze di Lorenzo,
gli consiglia di utilizzare il puntino corto montato da poco sul rovescio per
provare a disturbare Foti con variazioni di effetto. The Captain si affida ai propri servizi
per racimolare qualche punto, ma il gioco soverchiante di Foti non gli lascia
scampo e perde nettamente il primo set 6 - 11. A questo punto l’intervento del coach Paolo
Bocchi è decisivo, egli scorge una certa difficoltà di Foti ad aprire con
efficacia il gioco, avendo vinto egli quasi tutti i punti su scambi e
schiacchiate. Unendo i consigli del mister e dei
compagni, nel secondo set Lorenzo si chiude in trincea in una difesa strenua ma
intelligente ed efficace, con palle lunghe molto tagliate alternate ad appoggi
col puntino. Foti non riesce a prendere le misure del gioco dell’aquilotto e
comincia ad innervosirsi, mentre Lorenzo non si scompone mai riuscendo a
piazzare tutte le palline senza mai sbagliare un colpo.Foti, non potendo più giocare liscio, è
costretto a lunghi ed estenuanti palleggi che lo sfiniscono fino a mandarlo
letteralmente in Tilt, forzando aperture che si infrangono sulla rete o
finiscono fuori di parecchio. Lorenzo si porta in vantaggio vincendo
incredibilmente secondo e terzo set 11 - 5, 11 - 5.Nel quarto set Foti pare ritemprato e
imposta uno stile di gioco diverso con servizi in side-top e aperture molli
sulle palle molto tagliate per costringere Lorenzo ad esporsi, tuttavia “The
Captain” con movimenti definiti “tennistici” dal coach riesce a rispondere a
tutti i servizi con delle strane rasoiate di difficile lettura e a bloccare
efficacemente le aperture sia con la liscia che col puntino, portandosi a casa
anche il quarto set 11 - 6.
3-1. 3-0 Aquile. Punto dal peso specifico
enorme conquistato dal capitano che, pur giocando una partita brutta e sporca,
si aggiudica una vittoria sensazionale contro un avversario di caratura
decisamente superiore.
Nel quarto incontro Winfred ha vita
facile contro Napoletano e dà sfoggio del suo talento e del suo vasto
arsenale di colpi, impartendo un desolante 11-2 nel primo set. A questo punto il fantasista inizia a dare
spettacolo, alternando punti di alta scuola ad errori evitabili, mentre
l’avversario pensa solo a limitare il passivo, riuscendo a strappare un set per
puro caso.
3-1. 4-0 Aquile. E’ quasi fatta.
Al primo match point si presenta un
combattivo Xu avverso ad un Foti in cerca di un immediato
riscatto. La partita è spettacolare. Jiahao parte
fortissimo, attaccando l’avversario alla prima occasione utile e riesce a
portare a casa il primo set 12-10 proprio sul gioco preferito dell’avversario.
Al secondo set però Foti ricomincia a servire in side-top, effetto che il
cinese fa fatica a leggere, e Foti chiude attaccando la terza palla, 5-11. 1 -
1.Terzo decisivo intervento di mister Paolo
Bocchi che fornisce spunti sulla ricezione al servizio. Così si inscena un
terzo set equilibratissimo, che si gioca punto su punto fino al 11 - 13 per
Foti. Sotto 1-2, Jiahao ripristina lo stile all
round, aggiustando sia il servizio che la difesa e attaccando letalmente nel
momento giusto. Vince giocando magistralmente il quarto set 11-6. 2-2.Abbonato il cinese ai quinti set, si
esalta cercando qualche giocata spettacolare di troppo. Nonostante alcuni rally
appassionanti per il pubblico nel finale perde un pò la lucida concretezza
mostrata nel set precedente e si arrende 9 - 11 nel finale.
2-3. 4-1 Aquile.
Al secondo match point si sfidano il
capitano Lorenzo contro l’amico Mirco dell’Urania in uno scontro
fratricida. I due si conoscono bene, entrambi col puntino corto sul rovescio,
si preannuncia un match indecifrabile. Entrambi gli avversari cercano di
sorprendersi l’un l’altro variando il proprio stile di gioco usuale. Gallotta
le mette tutte sul rovescio di Lorenzo che nel primo set alza troppo la pallina
come contro Foti, subendo le inesorabili schiacciate di Mirco. Lorenzo capisce che non è il momento
giusto per sperimentare e si barrica nuovamente in difesa, inducendo Mirco
all’errore con cambi di direzione e di spin, grazie anche a qualche bel
servizio riesce a rimontare e vincere 11 - 8 il primo set. Secondo e terzo set in cui si vede Mirco
che le prova tutte per infrangere la difesa “inespugnabile” di Lorenzo senza
riuscirci.
3-0. Rising Eagles vincono 5-1.
Le giovani aquile stanno maturando e, pur
mantenendo massima umiltà, si godono un successo prestigioso che dà morale e
punti importanti in vista del proseguo della stagione.
Alla prossima arriva la capolista Morelli
dei 5 categoria Grieco e Nicolosi, Rising Eagles che affronteranno l’incontro
con la testa sgombra, consapevoli di non aver nulla da perdere ma con la voglia
di continuare ad imparare e migliorare!
Un grazie speciale a Paolo Bocchi
che ci ha assistito con squisita gentilezza e disponibilità, a Valentina
Zambelli, la nuova recluta del team che pur da lontano ci ha sostenuti con
genuina passione, e a Yoshiki Breznay, compagno fidato che, seppur non
sceso in campo, dalla panchina non ha mai smesso di sostenere la squadra col
suo affetto ed entusiasmo.
Un caloroso saluto a tutti e sempre forza
Aquile Azzurre!
Lorenzo Marchini, the Captain