Dalle stalle alle STELLE! D3 Gir. D:
Rising Eagles - Morelli: 5 - 1
Brividi lungo la pelle.
Il sogno.
I
giovani aquilotti, complice l’inaspettata sconfitta
del Silver Lining patita dal Bonacossa, volano
in cima alla vetta del girone inebriandosi del primato solitario grazie ad
una vittoria prestigiosa.
Rising Eagles che, dopo lo splendido ma
caotico esordio, nel giro di pochi giorni strappano due risultati
importantissimi contro avversari di livello, vincendo di tattica ma soprattutto di squadra, di unione, sudore e
passione.
Bisogna riconoscere che il risultato finale,
stavolta, è decisamente più largo nel punteggio rispetto a quanto visto in
campo; il successo è stato sofferto e
fortemente voluto, conquistato solo grazie alle rimonte prodigiose degli
impavidi guerrieri che hanno messo il proprio cuore pulsante in campo.
La squadra, infatti, la spunta vincendo i
match chiave sul filo del rasoio, in scontri tosti e combattuti in cui il sostegno dalla panchina si è rivelato
fattore essenziale, in positivo per le aquile, in negativo per gli
avversari. Proprio per tale abnegazione la squadra merita
un elogio ulteriore per aver saputo gestire una situazione psicologica critica
con ammirevole maturità e lucidità, grazie anche ad un ambiente interno
motivante e conciliante.
Veniamo alla cronaca.
La (ormai ex) capolista Morelli, orfana della
classe e del talento dei giocatori migliori saliti nelle serie superiori,
schiera una formazione agguerrita e ben amalgamata, capitanata dall’esperto
vietnamita Pham Minh Tan (4000
punti). Rising Eagles rispondono con una formazione
studiata ad hoc per aggredire e colpire gli avversari colpo su colpo. Avendo
ben interpretato i dati delle partite precedenti, il capitano nostrano Lorenzo Marchini indovina tutte le
mosse piazzando subito il nostro top player contro il vietnamita, il
volenteroso Yoshi sulla matricola avversaria e la stellina cinese sul tenebroso
Argentieri.
Si parte.
Winfred
non è in giornata, lo si percepisce fin da subito.
Degente per un infortunio al gomito, fa molta fatica a tirare e a spingere come
di consueto. Inoltre, avendo da poco ricominciato ad allenarsi col puntino corto
per ridurre il carico, molte palline finiscono fuori per la smarrita
dimestichezza con la liscia da gara. Win stringe i denti ma, nonostante la
prodigiosa determinazione, la continuità difensiva di Pham Minh Tan non gli lascia varchi, così si ritrova sotto 1 - 2. 6
- 8. Sembra finita. L’intervento della panchina ha un impatto micidiale sul
match: Winfred ritrova fiducia e grinta rifugiandosi nella sua regolarità di
gioco non sbagliando più un colpo e, anche senza forzare la giocata, riesce a
vincere 12-10 il quarto set. Nel quinto e ultimo set accade per fortuna quel
che il capitano aveva preventivato: Winfred inizia a leggere anticipatamente le
giocate dell’avversario e riesce a spiazzarlo con uno stile di gioco a lui non
congeniale con palle basse e corte, il vietnamita inizia ad essere impreciso e
incostante in ricezione e fornisce a Win qualche palla facile su cui il
fantasista filippino non perdona.
3-2. 1-0 Aquile. Grandissima prova di tenacia e sacrificio per il nostro top player.
Subentra da titolare Yoshiki Breznay avverso a Mapelli. Il giappo-ungherese grazie al consolidato
palleggio tagliato e teso non lascia varchi per gli attacchi ficcanti
dell’avversario, efficaci solo su palla liscia, e attacca saggiamente solo
quando è strettamente necessario.
Vittoria mai in discussione.
3-0. 2-0 Aquile. Punto fondamentale per la
giovane promessa dai grandi colpi esplosivi, che ha saputo gestire con lucidità
e solidità il match indirizzandolo fin da subito nella maniera ottimale. Nota di merito: i nuovi attacchi ben
calibrati promettono bene.
Terza partita in cui Jiahao affrontamister
tenebroso Argentieri che col suo ghigno beffardo cerca di irridere l’avversario
destabilizzandolo psicologicamente a inizio gara. Purtroppo la mossa è efficace e il cinese
sbaglia parecchio, si ritrova sotto 0-2 sull’orlo del baratro. Anche in questo
caso i consigli e il calore della panchina riescono a ridestare Xu dall’ipnosi.
L’aquilotto si mette a giocare una partita molto intelligente e paziente,
colpendo l’avversario malefico appena esso si scompone esultando con veemenza
dopo i punti conquistati. E’ uno scontro di nervi. L’avversario è il primo a
mollare, le giocate diventano frenetiche e il sorriso beffardo si tramuta in
una smorfia sofferente. Non si riprende più. Jiahao macina giocate di
qualità e travolge Argentieri nei 3 set successivi.
3-2. 3-0 Aquile. Partita dalle due facce, Jiahao abbonato alle vittorie al quinto set
continua la tradizione da batticuore.
Jahao corona la rimonta
Quarto incontro con combinazione sfavorevole
per Yoshi che, avverso alla difesa
inossidabile del vietnamita, non riesce a trovare la chiave di lettura del
match non riuscendo mai a scardinare il gioco dell’esperto pongista.
Ogni mossa viene disinnescata ed è costretto
ad arrendersi, pur lottando con valore.
0-3. 3-1 Aquile.
Il guerriero ferito Win ritorna in campo per
legittimare la propria superiorità su un Argentieri ancora tiltato. Costretto
dall’avversario, arrabbiato per la rocambolesca sconfitta, a giocare palle
sporche e violente racimola a fatica l’1-1. Da qui in poi Winfred, anche a causa
della stanchezza patita, inizia a giocare di tattica e, mettendo l’avversario
in condizione di non poter sfogare coerentemente la propria frustrazione, si
aggiudica i due set successivi con relativo poco sforzo nonostante un gioco
lontano dalle migliori prestazioni.
3-1. 4-1 Aquile. Il filippino dimostra, con una straordinaria prova di forza mentale, il
maestoso fascino di questo sport. Argentieri perde una grande chance per
riscattarsi.
Match point affidato alla nuova volenterosa
recluta delle Rising Eagles: Valentina Zambelli. La nuova arrivata non
si fa trovare impreparata e annichilisce letteralmente l’avversario sotto i
suoi colpi estremamente efficaci sia in battuta che in blocco e chiusura.
Mapelli è tramortito e non riesce ad opporre
alcuna resistenza, la partita si trasforma in una passerella in cui Vale
sfoggia le sue doti tecniche ed atletiche, concedendo qualche punto al
malcapitato solo nell’ultimo set per testare schemi e colpi ad effetto.
Successo strabiliante, debutto favoloso per Valentina.
3-0. Rising
Eagles vincono 5-1 con la forza del collettivo.
Sarebbe potuta andare molto diversamente ma il
team ha risposto sempre da campione nei momenti di difficoltà, e i singoli hanno trovato nell’abbraccio del
gruppo le energie per buttare il cuore oltre l’ostacolo. Incredibile a pensarci che una squadra di
debuttanti, partita, seppur con tanta passione ed intraprendenza, per fare
esperienza senza alcuna velleità in termini di risultato, abbia inanellato una
sequenza di risultati a dir poco impronosticabili contro avversari di spessore. Il difficile però viene ora che bisogna
mantenere il rendimento, la loro tempra
verrà messa a dura prova e, per evitare che l’ebbrezza non li affossi,
dovranno incamerare fondamentale esperienza nei prossimi tornei per continuare
a macinare gioco di pregevole fattura.
Gli
underdogs non si monteranno la testa, proveranno a
competere per qualcosa di più grande di loro stessi, qualcosa di
irraggiungibile anche per i più ottimisti a inizio stagione. D’altronde un pizzico di sana follia può
essere il carburante giusto per dare una sferzata di coraggio ad una squadra
giovane e inesperta che ha fatto dell’unione,
della passione, dell’affetto reciproco il proprio marchio di fabbrica.
Grande
riconoscenza si deve alla vicinanza della società e a
tutti i membri delle Aquile Azzurre che, con la loro calda accoglienza e il
loro infaticabile sostegno, ci hanno fatto crescere e acquisire consapevolezza
nei nostri mezzi. Un ringraziamento sincero anche al capitano
avversario Pham Minh Tan, si è rivelato persona di grande empatia e gentilezza.