La Remuntada è fatta: Aquile prime in
classifica!
Sontuosa
prestazione dei
ragazzi di Mr. Offredi che ribaltano la Capolista Bremese dopo oltre 3h di
battaglia logistica senza esclusione di colpi. Un pomeriggio di emozioni,
dentro un Palabovisa ribollente di tifo, durante il quale le Aquile
hanno compiuto un piccolo capolavoro sportivo ribaltando il risultato
dell’andata nonostante essersi trovati sotto 0-2 (con due partite perse al
5° set) a causa di un ottimo inizio degli ottimi avversari.
Menzione
d’onore per Gomez e Marcolini (che bravo!), autori di due punti a testa, ma tutti meritano
applausi per la forza e la passione con cui hanno creduto e spinto i
compagni su ogni singolo punto: Gala/Offredi hanno ridato linfa vitale
all’arte del doppio e l’eterno Leuci ha sfiorato il colpaccio dopo aver
dominato per 4 set contro il forte Cerutti.
Per
l’occasione, la cronaca della partita è stata affidata al maestro Pontiggia
– profondo conoscitore degli animi oscuri del tennistavolo –
frettolosamente richiamato per portare equilibrio in Via Catone dal vice
Capitano Meduri (assente perché impegnato nel vittorioso Campionato
Italiano di Sci a Limone Piemonte) dopo una settimana tesissima in casa
Aquile in cui lo spogliatoio si è più volte trasformato in una polveriera
pronta ad esplodere tanta era la carica agonistica dei virili atleti.
Il maestro
bergamasco ha operato con dovizia e
maestria simile all’Antonio Pigafetta che narrò di Magellano e della sua
impresa: il manoscritto, impreziosito da abili disegni che raffigurano
il Gomez in posa da David di Michelangelo e il Marcolini ebbro
di gioia, rimarrà conservato in una teca al Palabovisa che sarà possibile
visionare solo previa richiesta scritta da inviare a pingpong@finishing.it .
A seguire un
estratto che descrive il match tra Gomez e Cerutti che ha dato il boost
alla rimonta:
“Non
posso perdere senza lotta né senza onore,
bensì facendo qualcosa di grande, che anche i posteri ricorderanno.
Dette queste parole, l’italico corpulento svizzero sguainò la racchetta acuta
che gli pendeva al fianco, grande e robusto;
prese lo slancio e attaccò, come l’aquila alta nel cielo,
che piomba sulla pianura attraverso le nuvole oscure. Nulla allora poté
l’incauto avversario contro simil forza bruta”
Ed il passo
finale con il sigillo di Marcolini su Merlo:
“Come nel mezzo della notte s’avanza fra le altre stelle
la stella di Espero, la più bella nel cielo,
così risplendeva la punta acuta della racchetta che l’airone
brandiva nella destra, meditando la sconfitta senza appelli dell’ultimo tenace bremese”
Frammenti di
indicibile bellezza letteraria che consegnano l’impresa delle Aquile ai posteri
e candidano Pontiggia al premio Strega 2024!
Le Pagelle (in rigoroso ordine
alfabetico)
Gala voto
6,5: dopo una
settimana difficile in cui è costretto a rinunciare alla consueta dieta
mediterranea a causa della Rivoluzione francese dei suoi organi
intestinali ormai stremati dalle continue acrobazie cui vengono sottoposti,
l’eroe nazionale delle Aquile ha il compito di aprire la contesa con l’amico
Pier. La prestazione è una risposta alle insinuazioni dei giornalisti
che troppo facilmente dimenticano le vittorie (con Arese sono stati lui e
Frà Leuci a salvare la baracca) e se non fosse per un disgraziato finale di
quinto set forse il pomeriggio sarebbe stato più tranquillo. La partita
contro Botta non fa testo, paradossalmente rischia anche di vincerla ma
l’epica dell’incontro voleva che si finisse 4-3: ASSO NELLA MANICA!
Gomez
voto 9: “vuolsi
così colà dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare”, Dante lo
avrebbe descritto così. Aspettava questa partita da mesi, gemendo come una bestia
ferita, agitandosi come un felino a caccia nella savana tanto da
esser stato visto più volte dimenarsi nelle notti di luna piena locarnesi tra ululati
e rantolii di ogni genere. Entra in campo come una furia sapendo di non
poter sbagliare, si carica la squadra sulle spalle, non delude compagni,
tifosi e, soprattutto, tifose accorse nell’arena già dalle prime ore del
mattino alle quali non concede molte attenzioni ma solo semplici autografi
in cui al posto del nome scrive il numero di telefono al quale contattarlo: COLOSSO
DI RODI.
Leuci
voto 7,5: Il mezzo
voto in meno è solo perché questo sport è crudele ed alla fine deve
esserci uno sconfitto ai punti. Il sempiterno Frà Leuci, alla sua veneranda
età, senza allenamento e con il peso di acciacchi e lavoro, si esibisce in una prestazione
fantastica contro il numero 1 avversario (che una settimana prima ha messo
in riga quasi tutti nel Torneo di Vigevano). È vero che, se al posto dell’incorruttibile
maestro Pontiggia, che lo descrive come “audace
guerriero, pronto a sacrificarsi per la causa, custode dei valori, rispettoso
dei compagni”, vi fosse stato Edmondo De Amicis un posto nel libro
Cuore, magari cambiando il risultato, lo avrebbe trovato. Per noi
rimane un pilastro: GENEROSO.
Marcolini
voto 9: eroe di
giornata. Fatelo giocare sempre contro la Bremese e mai più contro Arese.
L’airone romano è stato eccezionale: prima ha dominato il fortissimo
Botta e dopo, freddo come un giocatore di poker, ha regolato l’infido Merlo. Il
Maestro Pontiggia, per l’occasione, ha coniato il termine Airon-Man,
molto apprezzato nella frangia rosa del tifo – equamente divisa con lo stallone
svizzero - che ormai assedia il Palabovisa anche durante gli allenamenti
infrasettimanali: ARMA LETALE.
Offredi
voto 6,5: Il Mister,
da Capitano vero, regge l’urto della settimana difficile in casa Aquile,
non cede alle pressioni dei compagni e della stampa e tira dritto sulle sue
scelte di formazione. Il risultato finale, questa volta, gli dà ragione per
tanti motivi: azzecca gli accoppiamenti di tutti i singolari, i compagni
sono tutti motivati a dimostrare il proprio valore e ritrova la sintonia
nel doppio con il compagno Gala che può essere un’arma decisiva nel finale di
stagione. FREDDO CALCOLATORE!
vince