Se la memoria non inganna il modesto cronista, è il primo 5-0 della giovane storia dei ragazzini terribili di Emanuele, per giunta ottenuto nella trasferta in quel di Novate: complimenti e applausi a tutti, senza dimenticare il preziosissimo contributo di Gohar.
Si parte con Luigi, al suo primo incontro di campionato lontano dalle mura amiche, opposto ad una impostatissima avversaria; l’aquilotto lascia da parte la cavalleria e non si lascia irretire dal gonnellino della fascinosa D’Andrea: finisce al quinto, ma la sensazione è stata quella di un Luigi sempre in partita, pronto a mordere col top in ogni momento.
Gabriele se la vede con l’ostico Chiappa, che ha tutto per importunarlo: altissimo di statura, mancino a sua volta, con una tecnica naif che non saprei sintetizzare se non parlando di gioco “storto”. La partita vive una prima fase, con un set a testa, in cui Gabriele deve decodificare il gioco dell’avversario, e soprattutto un servizio lungo e veloce che viene affrontato con eccessivo anticipo sul rimbalzo; dopo la messa a fuoco dell’obiettivo, la partita si chiude senza problemi per un giocatore che partita dopo partita va affinando il suo talento.
Si arriva alla partita chiave del match, con l’avversario più bravo; Meduri parte forte e si aggiudica i primi due set, ma qui Andrea dà il meglio, a partire dalla testa: non si lascia abbattere dai soli cinque punti del secondo set, con grinta e pazienza inizia a tagliare forte verso il rovescio dell’avversario, e di quando in quando apre il top in modo imprevedibile e bruciante. Come direbbe un noto cronista, Andrea c’è!
Il resto è poca storia, con due match senza set per l’Ances.
Luigi, voto 7. Ha giocato bene le sue partite, concentrato e preciso. Messaggio per gli allenamenti: lavorare sul blocco di rovescio.
Gabriele: voto 7. La classe c’è, e si vede. Messaggio per gli allenamenti: la risposta al servizio lungo (e liscio).
Andrea: voto 7,5. È cresciuto tanto, e non solo di statura. Messaggio per gli allenamenti: il top di dritto ogni tanto va lungo.
Flavio: voto 8. Non ha giocato, concedendo a Luigi di farsi un po’ di unghie, ma è stato un vero capitano, parlando pacatamente ai compagni e dispensando preziosissimi suggerimenti tecnici e psicologici ad ogni cambio di set. |