Vittoria non difficile per le Aquile in quel di Lambrugo, con 2 punti di Mauro e Paolo, 1 di Mariano e 1 sconfitta per il subentrato Enrico.
Questa volta il freddo lo abbiamo patito solo prima dell’incontro, in attesa del Mastro di Chiavi che ci consentisse l’accesso all’agognato Castello dei Retini Incrociati, così soprannominato perché le sorti e le fortune hanno intrapreso percorsi opposti a quelli abituali.
Ma andiamo per ordine, durissimo il primo incontro tra Mariano e Taffuri, terminato con i primi 3 set tutti ai vantaggi, il quarto a 9, e solo il 5.set 11-6 per il nostro alfiere. Complimenti a entrambi per un incontro giocato veramente bene, sul filo del rasoio, con grandi attacchi di Taffuri su palle veramente difficili, e grandi difese di Mariano. Bisogna però dire che il nostro giocatore, famoso per collezionare retine e spigoli grazie anche al tipo di colpo del puntino ad abbassarsi, si è trovato invece a dover fronteggiare una collezione di retine e spigoli dell’avversario (spesso su top che lui cercava vanamente di anticipare perché la retina allungava la traiettoria e lo spiazzava), di cui due volte sul 10-9, ma ha saputo reagire con grande carattere portando in vantaggio le Aquile.
Quando c’è di mezzo Terminator le retine contano poco, con un gioco estremamente aggressivo lascia solo 11 punti in 3 set a Clini, pur capace di qualche bel colpo, ma impotente di fronte alla devastante potenza degli attacchi di Mauro.
Nel terzo incontro Paolo ritrova Brivio, battuto nettamente per 3-0 all’andata ma collezionando anche diverse retine a favore, cosa del tutto inusuale per il nostro giocatore. L’incontro si rivela per 3 set molto equilibrato, il puntino di Brivio non dà fastidio ma all’inizio il servizio e le chiusure di dritto sono molto efficaci, Paolo risponde bene di scambio e palleggio ma sbaglia troppi attacchi di rovescio. Sull’1-1 il 3.set si rivela decisivo, e qui ancora una volta Paolo colleziona più retine di quanto normalmente non gli capiti in tutto il campionato, 14-12 e poi un facile 11-5 al 4.set. 3-0 Aquile.
Mauro incontra a questo punto un pur valido Taffuri, che spesso riesce anche a reggere lo scambio, ma la forza e la continuità del nostro giocatore sono troppo per l’avversario, che si deve rassegnare ad un 3-0 senza troppa storia.
Enrico subentra a Mariano nel difficile incontro col puntino di Brivio, ci mette un set ad entrare in partita (5-11), poi gli altri set sono tutti equilibratissimi, il nostro alfiere fa a sua volta qualche sgarbo di retina all’avversario, che stanotte avrà visto i suoi incubi popolati da retine malandrine, ma causa qualche errore di troppo sui secondi top Enrico esce sconfitto per 11-9 al 4.set.
Tocca a Paolo chiudere l’incontro, un 3-0 con Clini che sarebbe stato senza patemi se al 2.set non avesse avuto il solito calo di tensione, facendosi rimontare da 7-2 e chiudendo poi faticosamente il set ai vantaggi, mentre nel corso del 3. Prende e mantiene sempre un buon vantaggio, dopo un rocambolesco punto di spigolo dell’avversario su difesa alta, Paolo non vuole perdere la corona di più fortunato del giorno e chiude con un ace di spigolo esterno degno (se fosse stato consapevole) del miglior Mortola.
5-1 e Aquile sempre più sole in testa alla classifica, stavolta il Lazzaretto ha fatto un’altra vittima, la Forever, che condivideva il secondo posto in classifica con Unicredit, e si ritrova ora risucchiata a -4.
Forza Aquile!
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