Sul campo non saremo dei campioni, ma perlomeno ci candidiamo come campioni di fair play. Se avessimo rispettato rigidamente le regole, saremmo qui a parlare di una vittoria a tavolino (oppure contro una squadra formata da 2 giocatori) contro Cornaredo, invece non ci attacchiamo a queste cose, aspettiamo la squadra avversaria che arriva in ritardo di un'ora, e soprattutto consentiamo di giocare a Wang (che da giovane fu anche n.5 del mondo!) che si presenta ad incontro abbondantemente iniziato, e ribalta con la sua presenza le sorti di un incontro che ci vedeva in vantaggio per 2-0, con un ottimo inizio di Rovelli, capace di sconfiggere per 3-0 Ganzetti: dopo un primo set molto equilibrato vinto a 14, l'avversario cala, Giuseppe sembra quello dei tempi migliori (grazie al collirio?) e vince facilmente gli altri due set. E con una prova di grande solidità di un Mortola che sembra avere ritrovato la forma, capace di rifilare un perentorio 3-0 ad Arnardi, ci stavamo illudendo di poter compiere il miracolo. Ma arriva Wang, e sembra di avere cambiato canale, la sua partita contro Bocchi sembra quando in tv trasmettono le partite di luglio Milan-Pioltellese: 3 1 3 i parziali, con uno strapotere totale del cinese. Mortola contro Ganzetti per rinverdire le speranze, ma stavolta l'avversario gioca molto bene, non sbaglia più tanto e vince con un netto 3-0: 2-2. Rovelli tenta di opporsi allo strapotere di Wang, ma colleziona solo qualche bella figura in qualche scambio spettacolare: 6 4 4 i parziali per il campione cinese. Paolo tenta di riportare le sorti in parità contro Arnardi, ma nei primi due set soffre le sue rotazioni ed i servizi, quando nel 3.set gli prende le misure, sale di tono e si porta in vantaggio, ci pensa una collection di retine e spigoli contrari a calare il sipario sull'incontro, perché nell'ultimo incontro tocca ancora a Wang, che si diverte con Mortola e fissa il risultato definitivo sul 5-2. La retrocessione è ormai praticamente certa, ma non smetteremo di lottare fino alla fine!
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