Parte benissimo l'anno nuovo per le aquile della D2 C che offrono una prova di carattere di fronte al nutrito pubblico casalingo contro una formazione, il Lazzate, tutt'altro che sprovveduta. La prestazione dal punto di vista strettamente tecnico non è stata sempre entusiasmante e priva di zone buie, ma sotto il profilo della forza di volontà e della determinazione è veramente da incorniciare.
Il Lazzate schiera Colombo, Piron e Agazzi mentre gli aquilotti sono al gran completo: Cervia, Baraggia, Gussoni e a disposizione Dossena - il cui ingresso si rivelerà determinante per l'esito finale dell'incontro - e Bruni.
La prima rotazione si apre con il nostro Flavio opposto a Colombo, un buon toppatore dotato di colpi solidi ed efficaci. Flavio entra in campo non particolarmente convinto o forse semplicemente un po' freddo e subisce l'iniziativa dell'avversario. I set volano via che è una meraviglia, ma purtroppo per noi sono tutti a vantaggio degli avversari. Baraggia sbaglia troppo, si innervosisce e neanche i preziosi consigli tecnici di Carlo riescono a cambiare il corso della partita: 3 a 0 senza storie in una manciata di minuti.
E' la volta di capitan Cervia che se la vede con Piron. Matteo entra in campo come sempre tranquillo e voglioso. Le idee ci sono e l'atteggiamento è quello giusto, ma purtroppo il dritto non ne vuole sapere di entrare e anche lui non riesce ad aggiudicarsi neanche un set pur avvicinandosi parecchio alla vittoria nel secondo, perso ai vantaggi 12 a 10.
Tocca ora a Gussoni cercare di mantenere le aquile in partita. L'impresa si rivela tutt'altro che semplice perché si vede subito che la Trebbiatrice deve avere problemi di carburazione. A parziale discolpa bisogna dire che Paolo è condizionato da un grave infortunio al polso che lo ha costretto a interrompere gli allenamenti per circa 2 mesi. Ma torniamo all'incontro. Paolo è opposto ad Agazzi, un puntinato dotato di un buon dritto ma non certo irresistibile. L'aquilotto perde il primo set 11 a 4 senza quasi opporre resistenza, limitandosi a ributtare la palla oltre la rete in qualche modo. Nella pausa il miracolo. Il nostro David si avvicina alla Trebbiatrice e gli sussurra una serie di utilissimi consigli per sbrogliare la matassa. Paolo recepisce e si aggiudica il secondo set 11 a 5. Sembra fatta ma il terzo set va al giocatore del Lazzate 11 a 8. A un passo dal baratro la pausa è di nuovo fondamentale. Questa volta tocca a Carlo dissipare la nebbia nel gioco di Gussoni che rientra in campo e non senza soffrire si aggiudica i 2 set successivi per 11 a 7.
La seconda rotazione si apre con Baraggia, che sfodera una delle sue migliori prestazioni. Finalmente Flavio si convince che il dritto è ancora di moda e si mette a usarlo con regolarità e letale efficacia. Il punteggio parla chiaro: 3-0 in suo favore soffrendo pochissimo solo nel primo set, vinto ai vantaggi 12 a 10. Bravo Flavio.
Rientra Gussoni ed è di nuovo sofferenza. Il giocatore del Lazzate patisce il servizio della Trebbiatrice e perde il primo set. Nel secondo la musica cambia e il solo servizio non basta più. Paolo cede il set in modo rocambolesco 19 a 17. Anche in questo caso il sostegno della panchina si rivela fondamentale con Carlo sempre pronto a fornire le indicazioni giuste per ritornare sulla retta via. Il terzo set va alle aquile ma poi Paolo, forse pensando di avere già l'incontro in tasca, perde malamente il quarto set fermandosi a 4 punti. Il quinto set è una vera battaglia condotta sul filo del rasoio ma fortunatamente si conclude a favore delle aquile 11 a 8.
L'ultimo incontro della rotazione vede il rientro di capitan Cervia opposto ad Agazzi. Matteo appare disorientato dalla puntinata del giocatore del Lazzate e riesce ad aggiudicarsi un solo set, peccato perché il nostro capitano meritava qualcosa di più.
In contemporanea viene giocato l'ultimo incontro della seconda rotazione tra Piron e Gussoni. Finalmente una prova senza patemi da parte dell'aquilotto che si ricorda di usare altri colpi oltre al servizio e chiude rapidamente la partita a suo favore con un secco 3 a 0.
Sul 4 a 3 il colpo decisivo viene assestato dal nuovo entrato, lo squalo Dossena. Colpisce la tranquillità di questo giovanissimo giocatore che, indipendentemente dal fatto che stia giocando una partita all'oratorio oppure sia sotto 2 set a zero nella finale alle olimpiadi, non si scompone mai e riesce - purtroppo ancora non con regolarità - a esprimere al massimo il suo potenziale. Dopo un breve passaggio a vuoto nel primo set perso a 5, Francesco si aggiudica i successivi 3 set strapazzando l'ostico puntinato del Lazzate. 5-3 per le aquile e sono circa le 23, un peccato perché non c'è il tempo per festeggiare degnamente una vittoria sofferta ma ampiamente meritata.
Paolo G