13/05/2013


La D1 chiude con una vittoria 5-1 a Paderno, ma non basta
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Clima già vacanziero sabato pomeriggio, con i nostri Aquilotti che si presentano all'Oratorio di Paderno a fare visita all'ultima in classifica, per giunta priva del suo unico giocatore di valore, Pastorelli, come una scolaresca in gita estiva, con le loro belle magliette tutte uguali e i calzoncini corti. Per l'occasione ritorna in campo Mariano, dopo una lunga assenza.

Che i nostri Aquilotti non siano troppo concentrati lo si vede già dal primo incontro, che il capitano Bocchi vince per 3-0 contro Bazzana padre, ma soffrendo oltremodo il suo gioco imprevedibile (oseremmo dire quasi improvvisato) e riuscendo ad evitare il 4.set solo con una collezione di spigoli che da sola supera il totale collezionato in tutto il resto del campionato.

Ritorna in campo muretto Mariano assente dalla prima di ritorno col Parabiago, e la mancanza di abitudine all'agonismo si vede drammaticamente: perde con Cabboi, giocatore che con un'antitop manda di là palle morte che il nostro soffre terribilmente, e col dritto riesce ad eseguire buone aperture. Ma Antonio può rimpiangere di avere regalato il 3.set ai vantaggi, e avere giocato troppo sul dritto dell'avversario: 1-1.

Narducci contro Bazzana figlio sembra Bayern-Solbiatese (con tutto il rispetto per i giocatori della compagine lombarda), ma dopo i primi 2 set vinti in carrozza Pasquale si sente già sotto l'ombrellone, rallenta ritmo e spostamenti, e ridà fiducia all'avversario, che sa fare bene una cosa, tirare a mille col dritto, si carica e incredibilmente si porta sul 2-2. A questo punto Pasquale ritrova parzialmente la concentrazione, e con un po' di paura anche la vittoria: 2-1 Aquile, ma quanta fatica!

Col pubblico (sin qui costituito dai soli giocatori più un altro ragazzo del Paderno) che si rimpingua con la gradita visita di Enrico e Nadia, reduci dal trionfo di Novate che li ha proiettati in testa alla classifica in vista dei playoff, si disputa la partita forse più brutta della storia della D1: Bazzana padre e Mariano fanno di tutto per regalarsi a vicenda la vittoria, con errori a raffica e chiacchierate salottiere a scambio in corso, il nostro si trova sotto 2-1 poi decide di smettere di commentare, e giocando due set concentrato chiude la difficile stagione con una vittoria: 3-1 Aquile, sempre più sofferto. Per il prossimo anno ci aspettiamo il Mariano di sempre, più "cattivo" e inossidabile.

Nel quarto incontro Cassaghi subentra come d'accordo a Bocchi, in modo da riuscire a giocare tutti e quattro, ed è la peggior gatta da pelare che possa capitare al giovane Bazzana, che non ci capisce nulla come all'andata del puntino e dei cambi di gomma, 3 set rapidissimi e finalmente una vittoria senza patemi. Giancarlo una sicurezza.

Spetta a Narducci chiudere l'incontro (abbiamo inziato alle 17:30 e la fame comincia a farsi sentire), gli chiediamo un veloce 3-0 con Cabboi, ma dopo il primo set vinto prendendo a pallate l'avversario qualcosa si inceppa, e il 2. va all'avversario ai vantaggi. Pasquale riprende a macinare gioco, e dopo avere vinto il 3. si accorge che l'avversario ha l'antitop. Non che questo cambi molto i suo modo di giocare, facile 4. set e tutti a casa.

Finisce così una stagione che di fatto era già finita col bel successo contro il Cassano, che per un soffio non ci ha dato la promozione in C2. Giungiamo pari merito al primo posto con Saronno e Tental, ma gli scontri diretti ci condannano. Ottima comunque la media di 10 vittorie, addirittura 8 negli ultimi 9 incontri, ciliegina sulla torta il 5-0 al Cassano e il successo di Saronno, unico neo la sconfitta in casa col Morelli che ci ha negato la promozione. Grande forza e compattezza di questa squadra, in cui tutti hanno fatto la loro parte, compensando assenze ed acciacchi vari.
L'anno prossimo ci si riprova.
Forza Aquile!

paul