Ottima
prova della D1 A in trasferta a Binasco. Gli Aquilotti si impongono con un secco
5-1 facendo vedere un buon tennistavolo contro una formazione non certo
irresistibile ma di notevole esperienza e tutt'altro che
sprovveduta.
Le
Aquile si presentano con The Hammer Narducci, The Wall Cassaghi e Tebbiatrice
Gussoni, non disponibile Robocop Bocchi a causa di una fastidiosa epicondilite;
il Binasco risponde con Manara, Tondù e Pappalardo. Ad aprire le ostilità sono
chiamati il Muro delle Aquile e Manara. Nelle prime fasi del riscaldamento si ha
l'impressione che il giovane giocatore del Binasco possa creare qualche problema
a Cassaghi, purtroppo non ancora al 100% perchè ha ripreso da poco ad allenarsi
seriamente. In realtà le cose vanno in maniera completamente diversa. Giancarlo
passeggia letteralmente con Manara costringendolo sistematicamente all'errore
con un gioco estremamente efficace e privo di sbavature. I parziali sono
pesantissimi: 11-4 per l'Aquilotto in tutti e 3 i set. E' il turno del Martello.
Pasquale deve affrontare un difensore piuttosto tenace ed esperto che in più è
anche dotato di un discreto dritto. Anche in questo caso le preoccupazioni
vengono spazzate via immediatamente: Pasquale sfodera una prestazione veramente
molto brillante e non concede nulla all'avversario. Il suo dritto è devastante e
Tondù non può fare altro che dedicarsi a tempo pieno a raccattare la pallina. I
parziali sono autoesplicativi: 11-3, 11-6 e 11-5 per The Hammer. Chiude la prima
rotazione Gussoni che deve vedersela con l'esperto Pappalardo, classe '44.
L'Aquilotto parte un po' contratto ed è abbastanza falloso di dritto ma insiste
nella tattica di mettere sotto pressione l'avversario e si aggiudica il primo
set 11-5. Nel secondo set Pappalardo ha una buona reazione e impegna oltremodo
l'Aquilotto che comunque riesce a imporsi 11-8, anche se con un pizzico di
sofferenza di troppo. L'ultimo set è senza storia perchè finalmente la
Trebbiatrice gioca in scioltezza. Il dritto entra con regolarità, il servizio fa
il suo dovere e per Pappalardo non c'è scampo: 11-4 e 3-0 per le Aquile. L'idea
di tornare a casa in tempo per fare merenda ci piace parecchio ma Cassaghi
inopinatamente si trova bene a Binasco e vuole restarci più a lungo. La seconda
rotazione si apre con l'incontro tra i due difensori, Cassaghi e Tondù. Ci
mettiamo comodi e ci prepariamo ad assistere a una battaglia lunghissima ed
entusiasmante, non spettacolare ma avvincente sicuramente si. I due protagonisti
non tradiscono le aspettative e si immergono in una serie di scambi
interminabili. Giancarlo in questo incontro tocca la palla solo di rovescio
aspettando troppo l'errore non forzato da parte dell'avversario. Tondù ha un
vantaggio rispetto al nostro Aquilotto: ho un dritto un po' più incisivo di
quello di mia nonna e riesce ogni tanto a farsi coraggio e a usarlo. Purtroppo
per il Nostro questo vantaggio si rivelerà determinante. Il primo set se lo
aggiudica Giancarlo 11-6, ma i successivi 3 vanno all'esperto giocatore del
Binasco che costringe sistematicamente il nostro Aquilotto all'errore grazie a
un uso sapiente dello stortissimo, sgonfissimo ma efficace top di dritto.
Peccato perchè a Giancarlo basterebbe imparare almeno a schiacciare decentemente
di dritto per poter letteralmente asfaltare giocatori come Tondù. Le palle alte
che Cassaghi si è limitato a ributtare oltre la rete non si contano, ma un
giocatore della sua forza e determinazione avrebbe dovuto letteralmente bucare
il tavolo. Siamo sul 3-1. Rientra brevemente in campo la Trebbiatrice che
concede a Manara solamente 9 punti in 3 set e così si va sul 4 a 1 per le
Aquile. Spetta a Narducci l'onore e l'onere di chiudere l'incontro. L'aquilotto
non si fa pregare e, pur con un passaggio a vuoto nel terzo set perso 11-3,
supera agevolmente e brillantemente Pappalardo. E' 5-1 per le
aquile.
La
prima uscita delle Aquile della D1 A è un buon punto di partenza che ci fa ben
sperare per il proseguo del campionato quando dovremo affrontare avversari ben
più ostici. I margini di miglioramento sono ampi e se la determinazione e la
grinta dimostrate rimarranno intatte potremo certamente puntare molto in
alto.
Trebbiatrice