Con la sconfitta di ieri contro il TT Barbaiana, finora terzo a pari merito
insieme alle nostre ragazze, si chiude definitivamente il sogno della promozione
in serie B e così forse in futuro, giocando senza più pesi e reponsabilità di
classifica, le nostre ragazze riusciranno ad esprimere con serenità il grande
potenziale ancora inespresso. Rondena (4079 punti) e Tissot (0 punti) erano
alla nostra portata (Leilei ha 3152 punti e Elisabetta 2112), anche perchè
Leilei la scorsa settimana aveva nettamente sconfitto 3-0 la numero uno
avversaria al torneo di Vedano. In effetti Leilei conferma il suo attuale
stato di forma, sbarazzandosi in 3 set della numero due Tissot, per cui stavolta
Elisabetta, forte del vantaggio acquisito dalla compagna, ha potuto entrare in
campo più tranquilla. La partita con la Rondena si è giocata sul piano
dell'equilibrio per due set, persi 9-11 e 10-12, con numerosi retine e spigoli
favorevoli all'avversaria, culminati con una serie di 6 punti "rubati" nel terzo
set, che hanno scoraggiato Elisabetta, lasciata a 3 nell'ultimo set. La prova
contro l'ostica Rondena è stata comunque positiva, tenuto conto della cronica
diffcoltà di Elisabetta ad affrontare le gomme puntinate, che richiedono molto
più cervello e pazienza che forza e irruenza. Il crollo si è avuto
inopinatamente nel doppio, perso sia a causa degli errori di Elisabetta, ancora
con la testa al match precedente, sia dell'incapacità di Leilei di gestire il
momento negativo della compagna, che l'ha trascinata nel gorgo della
depressione.
Sul 2-1 Leilei aveva il compito di tenere accese le speranze della squadra
e la capitana non ha deluso, vincendo in scioltezza il primo set (11-7 dopo
essere stata in svantaggio per 5-1), perdendo con altrettanta scioltezza i due
set successivi, intestardendosi in una tattica suicida, arrivando addirittura a
concedere il match point all'avversaria nel quarto set, vinto 12-10 dopo un
provvidenziale time out. Nel quinto set però, dopo un'adeguata seduta di
sostegno da parte di Helma, ingaggiata nel ruolo di "Mental Trainer", Leilei è
tornata a essere la micidiale macchina da punti che conosciamo, portando a casa
con un netto 11-6 set e partita, riaprendo le possibilità di vittoria per la
squadra.
Nel'incontro decisivo Elisabetta, schiacciata dal peso della
responsabilità, ha disputato purtroppo la peggior partita della sua stagione,
facendo arrivare al quinto set un'avversaria non irresistibile, sprecando 2
match ball e inanellando un'incredibile serie di errori, incaponendosi
nell'aggredire le inconsistenti palle ribattute da una giocatrice passiva e
priva di gioco. Non è bastata la "Mental Trainer (forse ci voleva un esorcista),
nè sono bastate le esortazioni dell'allenatore (che ha abbandonato il campo sul
10-10 al quinto set, per evitare l'infarto). Elisabetta ha continuato
imperterrita una guerra personale contro il suo dritto, che non voleva proprio
entrare in campo: più lo sbagliava e più lei lo puniva, umiliandolo con ripetuti
errori e forzature. Convinta di essere nel pieno di una battaglia, si ripeteva
"Dai Ely, tira fuori il carattere", aumentando la dose di adrenalina, ma
riducendo l'afflusso di sangue al cervello, che infatti non comandava un corpo
in preda al delirio e al furore bellico, confuso con l'impegno agonistico che
invece richiede calma, concentrazione e armonia tra corpo e mente. Il dritto non
è quasi mai entrato e la partita è stata persa all'ultimo punto, quando ormai
conta più il caso che l'abilità.
Nota di merito per la riserva Cinzia, sempre disponibile per la squadra,
che ha sostenuto le compagne fino alla fine con un tifo corretto, senza
picchiare nessuno.
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