25/11/2013


Quarta vittoria sul filo di lana per la C2
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L'affollata palestra di Saronno è stata ieri teatro di una cruentissima (retoricamente) disfida per la nostra C2, che miracolosamente azzecca la quarta vittoria per 5/4 del campionato. Gli aquilotti si schierano con i due "grandi vecchietti" Mortola e Rovelli ai quali si affianca un malconcio terminator, in preda - purtroppo - da qualche giorno ad attacchi di dolori reumatici/articolari di inusitata violenza; quale novello Enrico Toti, per non far perdere a tavolino la squadra, Mauro decide comunque di "immolarsi per la causa". Gli avversari schierano la formazione tipo Ribaudo/Pagliccia/Bertoni. Il primo incontro vede Rovelli perdere una brutta partita contro Ribaudo. Il giovane saronnese riesce a recuperare da numerose situazioni di inferiorità (6/9 nel primo set, di nuovo vantaggio di tre punti nel quarto) mentre Giuseppe regala molto, non riesce a impostare il gioco con i suoi soliti taglioni e soffre molto le battute avversarie (cosa per lui inusuale). Il match è tirato, ma si chiude a favore del Saronno, con parecchio da recriminare per Giuseppe, che nel finale di quarto set regala tre banalissime palle di fila. A seguire, Mortola patisce uguale sorte contro Pagliccia. Nè i taglioni nè i proverbiali pallonettoni riescono a impensierire l'attaccante avversario, che è bravo a non perdere la pazienza e ad aspettare sempre la palla giusta da chiudere. In ogni set Stefano si procura qualche palla con spigoli e retine provvidenziali, ma non riesce ad andare oltre ad un 1/3 che pare la fotocopia della partita precedente di Rovelli, sia nel punteggio che nello svolgimento dei set. sullo 0/2 entra in campo Terminator contro il giovane Bertoni, atipico difens/offens-ore con fastidioso puntino lungo sul rovescio e robustissimo top di dritto, forte di un record di partite vinte di 9/1 fino a quel momento. Menomato dalle ginocchia doloranti e dalle mani informicolate, Maurone sa che non può permettersi una partita "d'attesa" come sarebbe d'uopo contro un puntino, e prova la tattica suicida del "tiro tutto da qualunque parte del campo e su qualunque palla". Se gambe, piedi e mani dolorano assai, il braccio è però quello dei giorni d'oro. Dopo un primo set vinto a nove, terminator annichilisce l'avversario con schiacciate di potenza disumana; concedendo poco e nulla in risposta e trovando blocchi strepitosi quando Bertoni prova a variare il gioco e a trasformarsi in attaccante, Terminator concede la miseria di 10 punti in due parziali (5/5) ed esce dal campo fisicamente dolorante ma psicologicamente soddisfatto. Il quarto match vede Rovelli letteralmente distrutto da Pagliccia. Controfigura del giocatore solido, tatticamente acuto, tignoso e "duro" che tutti conosciamo, Giuseppe è un pesce fuor d'acqua e si lascia massacrare dall'avversario, che lo seppellisce sotto una slavina di top e schiacciate di fronte alle quali il nostro portacolori pare un agnello al massacro: resa nettissima in meno di venti minuti. Sotto per 3/1, gli aquilotti ripongono fiducia in Mauro che prova a proseguire la striscia positiva contro Ribaudo. Con un gioco meno spettacolare di quanto visto in precedenza ma comunque solidissimo, Maurone conquista i primi due set. Nel terzo il saronnese rischia, prende coraggio, azzecca ottime palle e si porta al quarto. Terminator - ancora una volta in preda ad una sorta di "sacro fuoco (si, ma di sant'antonio......)" si rimette a tirare tutto come un dannato, lascia solo 4 punti all'avversario e porta in cascina il secondo punto per le aquile. A seguire, la partita che non ti aspetti. Spiderman Mortola imbambola letteralmente Bertoni; la mancanza della schiacciata "risolutrice" costringe Bertoni ad estenuanti serie di 5/6/7 top di fila e l'errore alla fine è quasi inevitabile. Mortola si rintana contro le pareti della palestra o si spalma sulle transenne e da distanze siderali lascia sfogare l'irruenza avversaria, recupera tutto e rimette in campo palline assurde contro le quali Eros non trova contromisure efficaci. Un ottimo Mortolone riporta la situazione in parità e diverte la platea che si gode lo spettacolo inconsueto di un difensore d'altri tempi. Ad un sempre più abbacchiato e dolorante Berchi il compito di portare la squadra in vantaggio. Una partita lunga come quella contro Ribaudo sarebbe deleteria per il claudicante termi-catroppo-nator, che riprova la tattica usata contro Bertoni, vale a dire palle a tremila all'ora anche quando il buon senso le sconsiglierebbe. Gli dei della sfera da 40 mm. sono però benevoli, e Mauro passa sopra all'avversario come un rullo compressore, lasciando poco più che le briciole dietro di sè (5/5/7 i parziali). Sul 4/3, il "peggior Rovelli da anni a questa parte" (ma siamo certi che nei prossimi incontri le cose cambieranno in meglio) soccombe nettamente a Bertoni. Il puntino gli dà un gran fastidio, il blocco non funziona, le risposte sono alte tre metri, i chop finiscono in rete, le rare schiacciate fuori di metri. Un Giuseppe abbacchiatissimo esce dal campo demoralizzato come mai lo avevamo visto. Ancora una volta è quindi la nona e decisiva partita a decretare la sorte del match. Mortola versus Ribaudo. I primi due set sono per Mortola (6/6). Stefano recupera tutto, capitalizza qualche regalo dell'avversario, prende un paio di spigoli malandrini e ci illude che la partita si possa chiudere in fretta. Cosi' però non è. La panchina avversaria suggerisce la tattica vincente, e Ribaudo si trasforma. Con pazienza costruisce il punto, attende la palla giusta e cerca di chiudere gli scambi non con il top ma con le schiacciate (colpo nel suo repertorio). Terzo set vinto a 6. Il malumore serpeggia tra gli aquilotti. Se l'avversario ha "capito" il gioco di Stefano e porta la necessaria pazienza, non c'è scampo per noi. Ed infatti anche ad inizio quarto set le cose si mettono male. Ribaudo è avanti di un paio di punti. Mortola però non molla, rimane attaccato con i denti al set, e aspetta il momento propizio per il sorpasso. Questo avviene in parte per merito suo ma ancora di più grazie ad un (per noi) provvidenziale momento di smarrimento dell'avversario. Sul 5/4 Saronno  Ribaudo sbaglia infatti una facile schiacciata, e perde sicurezza sbagliando anche le due palle successive. Con due punti di vantaggio si arriva sul 10/8 Mortola, ma entrambi i set point sono vanificati - top incrociato di dritto e schiacciata di rovescio lungolinea. Tutta la palestra si ferma per tifare Ribaudo, ma non c'è nulla da fare - Spiderman non ha intenzione di mollare. Recupero dopo recupero, costringe all'errore fatale l'avversario, e porta a casa partita e incontro. Un'altra partita funambolica vinta dagli aquilotti, che d'ora in avanti saranno rinominati "zecche azzurre" per la tenacia con la quale mordono le partite. In attesa dei prossimi match e di un girone di ritorno che si preannuncia spinosissimo, ci godiamo questi inaspettati successi. Forza Aquile.

mauro