16/12/2013

La D1 A si traveste da Babbo Natale e regala la vittoria al Barbaiana
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Ultima partita del girone di andata e prima sconfitta per la D1 A, aggravata dal fatto che si giocava in casa. I Fab Four - Bocchi, Cassaghi, Gussoni e Narducci - affrontano il Barbaiana, che schiera Saffioti, Paleari e Verdi.

Aprono le ostilità Bocchi opposto a Saffioti. Paolo gestisce la partita in modo impeccabile sfruttando molto bene il suo rovescio tagliato e il top di dritto. Con il primo impedisce a Saffioti di usare il suo colpo più pericoloso, la schiacciata incrociata di rovescio, e con il secondo macina gioco e punti. Robocop si aggiudica in scioltezza il primo set 11-5 e dopo un breve giro a vuoto nel secondo set, perso 11-7, porta facilmente in cascina i due set successivi con i parziali 11-5 e 11-7. Le Aquile conducono 1-0 e l'ottimismo è al massimo visto che Saffioti in teoria è il giocatore più forte di Barbaiana.

E' il turno della Trebbiatrice che deve vedersela con Paleari. Il barbaianese (sarà giusto chiamarli così?) deve aver iniziato a giocare a tennistavolo nella precedente era geologica ma non per questo va sottovalutato. Sul rovescio monta una fastidiosa antispin - la Hallmark Mirage - con cui blocca ogni pallina e la ributta lentissima e sempre piatta oltre la rete. La gomma del dritto giace inutilizzata sul telaio e l'unico colpo aggressivo che si azzarda a effettuare, ma solo se la palla è alta almeno 2 metri, è una stortissima schiacciata di rovescio. Gussoni non si fa intimidire più di tanto, parte come al solito in modo aggressivo e porta a casa l'incontro con un secco 3-0. Le Aquile conducono 2-0.

Chiude la prima rotazione Narducci opposto a Verdi. L'incontro appare subito in salita per il Martello che perde il primo set 11-5. Il barbaianese blocca bene, è solido nel palleggio e non si fa certo pregare per toppare e schiacciare di rovescio. Pasquale gioca sotto i suoi standard abituali probabilmente perché è un po' che non si allena regolarmente. Il suo dritto non è efficace come sempre e purtroppo in questo caso la grinta non è sufficiente per portare a casa l'incontro. Si va sul 2-1 per le Aquile.

La seconda rotazione si apre con lo scontro al vertice, Gussoni-Saffioti. Sono i due giocatori con il punteggio più alto e sono anche vecchi amici (Gussoni ha giocato parecchi anni a Barbaiana in squadra con Saffioti). Il match è molto equilibrato ma fortunatamente l'aquilotto riesce a imporsi per 3-1 malgrado il suo dritto non sia proprio esente da sbavature e usi in modo troppo passivo il puntino lungo. Siamo 3-1 per le Aquile.

Rientra in campo Robocop questa volta opposto a Verdi. Sulla carta l'aquilotto è favorito ma questo non sempre rappresenta un vantaggio. Paolo gioca attivo aprendo di dritto e di rovescio ma Verdi blocca in maniera impeccabile e si aggiudica il primo set 11-8. Nel secondo set Paolo cerca di giocare con più cautela sfruttando maggiormente il suo rovescio tagliato sia per per costruirsi una palla buona da aprire che per costringere sulla difensiva il barbaianese. La strategia paga perché Robocop si aggiudica il set 11-8. Il terzo set è un'altra battaglia e se lo aggiudica Verdi 11-8. Allo stesso modo il 4.set, che il nostro alfiere riesce ad aggiudicarsi per 11-7 variando maggiormente gli schemi. Nel quinto set Paolo lotta su tutte le palle e non commette errori evidenti, le aperture di dritto e di rovescio funzionano ma non hanno la potenza sufficiente per bucare la difesa di Verdi che continua a bloccare bene. Sicuramente Robocop avrebbe dovuto provare a giocare più profondo e con maggiore potenza. Con i top scarichi Verdi ha vita relativamente facile e grazie anche a due provvidenziali retine tagliagambe su 8-7 e 10-8 si aggiudica il quinto set. Barbaiana si porta sotto, adesso siamo 3-2 per le Aquile.

Chiude la seconda rotazione The Hammer opposto a Paleari, un altro incontro sulla carta ampiamente alla portata delle aquile. L'inizio è molto promettente infatti Pasquale si aggiudica i primi due set 11-9 e 11-7. A questo punto il Martello si blocca, inspiegabilmente il suo dritto continua a schiantarsi costantemente sulla parte centrale della rete e anche il palleggio è molto falloso. L'aquilotto perde i tre set successivi 11-5, 11-7 e 11-8. Siamo in parità, 3-3.

La terza e ultima rotazione si apre con l'incontro Gussoni-Verdi. L'aquilotto ormai è piuttosto caldo e gioca abbastanza sciolto, sempre un po' più falloso del solito ma comunque in modo sufficientemente efficace per portare a casa il match in tre soli set. Le aquile conducono 4-3.

A questo punto Pasquale decide di lasciare il posto a Cassaghi che entra in campo per affrontare Saffioti. L'aquilotto parte malissimo anche perché è molto freddo: nei primi due set riesce a totalizzare solo 8 punti. La partita sembra ormai persa ma The Wall inaspettatamente si aggiudica i due set successivi. Si va al quinto. Cassaghi non concede nulla ma non rischia nulla, non attacca neanche quando potrebbe e si limita ad aspettare l'errore di Saffioti che purtroppo non arriva. Il barbaianese si aggiudica l'incontro e riporta il match in parità, siamo 4-4.

L'incontro decisivo vede il nostro Robocop opposto a Paleari. Anche questa volta il risultato appare già scritto, la sconfitta impensabile. Descrivere la prova di Bocchi in questo match non ha molto senso tale è la distanza dalle prestazioni a cui Robocop ci ha abituati. La panchina e il magro pubblico presente al Carducci alternano incredulità a sgomento. Sembra quasi che Paolo non abbia mai giocato contro un'anti a giudicare dal numero impressionante di palle sbagliate. Gli scambi sono brevissimi e terminano inesorabilmente con una palla in rete o fuori di mezzo metro. Peccato che l'errore sia sempre dell'aquilotto. Fortunatamente l'agonia dura solo 3 set. Le aquile devono ammainare bandiera bianca e il Barbaiana si aggiudica l'incontro 5-4.

Perdere fa sempre male ma in questo caso probabilmente è un toccasana. Ci farà sicuramente ritrovare un po' di umiltà - ormai eravamo convinti di essere invincibili - e ci spingerà a intensificare gli allenamenti per affrontare il girone di ritorno al massimo della nostre possibilità.

Un ringraziamento particolare a Berchi, Palazzi e Lameri che sono rimasti fino alla fine del match per sostenerci, e a De Sio in versione tifoso in borghese (la sua squadra riposava).

 Trebbiatrice