La C2B torna alla vittoria in casa battendo la solida formazione del Turbigo. Le
Aquile si schierano in questo modo: Cassaghi A, Gussoni B e Bocchi C. Narducci
non è disponibile perché bloccato da calcoli alla colecisti. Al Martello vanno
gli auguri di tutti noi per una pronta e completa guarigione. Il Turbigo
risponde con Garavaglia X, Langè Y e Stefanazzi Z. Al Muro l'onore e l'onere di
aprire le danze contro la new entry turbighese, Garavaglia (l'anno scorso in D1
c'era Pallaro). Giancarlo appare concentrato e in palla, forse un po' teso
perché non più abituato a partire da titolare ma sicuramente determinato a fare
di tutto per portare a casa il punto. Dal campo giungono segnali positivi: The
Wall si difende bene e mette sotto pressione Garavaglia ma sbaglia a insistere
troppo sul rovescio dell'avversario che con il puntino corto quasi sempre riesce
ad attaccare in maniera vincente. Il primo set se lo aggiudica il turbighese
11-9. Nella pausa la panchina fornisce le giuste indicazioni all'aquilotto che,
tornato in campo, cambia completamente strategia. Adesso Cassaghi insiste senza
pietà sul punto debole di Garavaglia, il dritto, e non sbaglia più nulla. Il
tubighese non conosce il top di dritto e le palle tagliate e profonde di
Cassaghi lo costringono sistematicamente all'errore. Il Muro porta a casa i 3
set successivi e quindi l'incontro con i punteggi 12-10, 12-10 e 11-7.
Complimenti a Giancarlo che ha saputo mantenere i nervi saldi ed è riuscito a
portare a casa un punto fondamentale per l'esito finale dell'incontro. Le aquile
conducono 1-0. E' il turno di Gussoni che deve vedersela con Langè. Il match
praticamente non inizia mai perché il turbighese è veramente allergico al
servizio di Demolition Man. In effetti ogni set inizia sul 5-0 per l'aquilotto,
che tra l'altro riesce anche a bloccare e ad attaccare piuttosto bene. In un
amen le aquile si portano sul 2-0. Chiude la prima rotazione Bocchi che ha la
fortuna di incontrare il numero uno del Turbigo, Stefanazzi. Come ben sappiamo
Robocop è un diesel vecchio stampo, di quelli che ci mettono veramente tanto a
raggiungere la temperatura di esercizio. Complice anche una fase di
riscaldamento non proprio da manuale, Robocop non gioca sciolto e sbaglia
veramente troppo. Stefanazzi è un buon giocatore, toppa bene di dritto e non ha
particolari punti deboli ma oggi Paolo è in modalità natalizia e regala
letteralmente i primi due set all'avversario con un gioco molto falloso. Nel
terzo set finalmente il nostro comincia a giocare come sa e arriva sino ai
vantaggi che però perde. Siamo 2-1 per le aquile. La seconda rotazione si apre
con l'incontro Gussoni-Garavaglia. La partita scivola via rapidamente senza
particolari sussulti. Il servizio dell'aquilotto anche in questo caso ha effetti
devastanti sull'avversario che in tre set ammaina bandiera bianca. Le aquile si
portano sul 3-1. Rientra in campo Cassaghi questa volta opposto a Stefanazzi.
L'incontro si mette benissimo per Giancarlo che si aggiudica brillantemente il
primo set 11-5 grazie a un gioco di difesa privo di sbavature. Purtroppo dal
secondo set la musica cambia, Stefanazzi non sbaglia più nulla e si aggiudica
meritatamente i tre set successivi e quindi anche l'incontro. Il Turbigo si
porta sotto ma conducono ancora le Aquile 3-2. Chiude la seconda rotazione
Bocchi questa volta opposto a Langè. Partita a singhiozzo in cui gli avversari riescono a turno a prendere il sopravvento, occasione sprecata dal nostro nel primo set, quando da 8-2 sotto recupera fino al 9-9, per poi cedere 11-13. Perso anche il secondo set, Paolo ha un sussulto, alza il livello di gioco soprattutto col rovescio, e porta a casa il terzo set a 6, si battaglia nel quarto fino al 7 pari, ma poi la luce si spegne. 3-1 Langè e 3-3, tutto da rifare. La terza rotazione si apre con
l'incontro Gussoni-Stefanazzi. Il copione è quello degli altri due incontri e
anche in questo caso in un amen l'aquilotto porta a casa il punto. Le aquile
conducono 4-3. All'ex cestista Bocchi l'onore del tap-in per chiudere
l'incontro. Paolo finalmente si toglie gli abiti di Babbo Natale e rimette
quelli più consoni di Robocop per affrontare Garavaglia. Il match è a senso
unico: un Bocchi finalmente sciolto, determinato e preciso non concede nulla
all'avversario e in tre set chiude la partita e l'incontro.
Demolition Man
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