Gli Aquilotti scendono a Limito per tentare di compiere un'impresa improba, sconfiggere la capolista per cercare di conquistare quei 2 punti che vorrebbero dire salvezza diretta, e infatti arrivano belli carichi, tutti con largo anticipo per svolgere una degaìuamento riscaldamento, e....... si sgonfiano subito. La palestra è chiusa, gli avversari (due) sono preoccupantemente al telefono cercando di rintracciare un Guardia di Porta o un Mastro di Chiavi, dopo una buona mezz'ora i nostri prodi riescono finalmente a calcare il campo, una palestra nota perché quando piove si allaga, ma no l'avevano maiprovata col sole... e hanno rimpianto la pioggia, la temperatura si avvicinava ai 60°, si poteva cuocere un uovo solo appoggiandolo al tavolo, e intanto gli avversari erano sempre due...... dopo avere a lungo sperato, gli Aquilotti si decidono a chiedere informazioni, e candidamente gli avversari ci raccontatno che il terzo gioatore è in ritardo col treno....... sportivamente i nostri accettano di aspettare, Pogosova arriva con un quarto d'ora di ritardo, e si inzia con 20 minuti di ritardo. Ci siamo dilungati sul preliminare, perché sull'incontro ci sarà da dire decisamente di meno.... L'incontro inizia con la sfida Capra-Pogosova. Stefano parte benissimo, e con un gioco aggressivo si porta sul 7-3, poi la campionessa russa (che ricordiamo essere la mamma della nostra allenatrice Gohar) alza il ritmo, si va ai vantaggi, dove Stefano deve cedere per un soffio. Nei due successivi set prova ad opporre resistenza, realizza alcuni punti bellissimi, ma la carenza di allenamento e la continuità dell'avversaria non lasciano più scampo. 1-0 Limito. Il secondo incontro vede il capitano Bocchi contro il n.3 avversario Cozza. Il facile successo dell'andata e la caratura dell'avversario fanno pensare ad una rapida vittoria, ma il nostro gioca una delle peggiori partite dell'anno, soffrendo in maniera indicibile il gioco molle dell'avversario, riuscendo a tenerlo in partita a lungo. Il divario tecnico è comunque troppo ampio, e con molti patemi di troppo Paolo porta a casa la partita per 3-1. Siamo 1-1. Cassaghi-Tomasoni. La partita sulla carta è proibitiva, all'andata Tomasoni vinse facilmente, e l'inizio è tutto a suo favore: 2-0 senza grossi problemi, attacchi precisi e chiusure fulminee. Poi la panchina consiglia a Giancarlo di provare a girare la racchetta, e l'escamotage, oltre alla grinta del nostro muro, sortisce effetti insperati: Tomasoni comincia a sbagliare, e si va sul 2-2. Il 5.set è molto lottato, ma la classe dell'avversario alla fine ha la meglio, e il Muro deve cedere le armi con molto onore. 2-1 Limito. Torna in campo Paolo contro Pogosova. Il nostro è ansioso di riscattare l'opaca prova precedente, e parte a razzo, sorprende l'avversaria con aperture micidiali di rovescio e servizi angolati, e vince il primo set a 3. Era chiaro che non potesse continuare così, l'infinita esperienza dell'avversaria le fa trovare le contromisure, ma la partita rimane equilibratissima perché il nostro tiene botta: purtroppo per un soffio perde 14-12 il 2. e 11-9 il terzo set. Nel quarto nonostante un leggero calo si mantiene i gara fino al 7-6, poi alcune retine assassine chiudono definitivamente il match. Peccato, anche in questo caso si poteva portarla a casa, ma la prova almeno è stata confortante. 3-1 Limito. Capra-Tomasoni: Stefano gioca bene, ma la differenza anche in questo caso la fa la continuità: il nostro si aggiudica alcuni punti spettacolari, ma Tomasoni mantiene lo stesso livello di gioco senza calare mai per tutto l'incontro, e non c'è nulla da fare: 4-1 Limito. Cassaghi contro Cozza svolge tranquillamente il suo compitino, senza le difficoltà che ha avuto il capitano: al gioco molle dell'avversario risponde con tagli pesanti e qualche spinta che lo invita ad aprire (e sbagliare). 3-0 per Cassaghi e 4-2 Limito. Torna in campo il capitano con Tomasoni, e ci mette due set a capirci qualcosa: sotto 2-0 alza il livello e con giocate spettacolari arriva a conquistarsi anche set point, ma purtroppo commette un paio di errori di forzatura e ai vantaggi sfuma anche questa opportunità. 5-2 Limito.
Non era oggi che si poteva conquistare quei due punti che stiamo insistentemente cercando, la prova delle Aquile è comunque stata positiva a sprazzi, sabato prossimo contro il Banfi ci giochiamo tutto: vittoria significa quinto posto e salvezza diretta, sconfitta il sesto posto e la lotteria dei playout. Avremo bisogno anche del sostegno dei compagni, vi aspettiamo sabato al Carducci. Forza Aquile!
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