19/03/2017

Pavia troppo forte per la D1 A
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La trasferta di Pavia si presentava proibitiva, basti guardare i numeri degli avversari: 11 partite 11 vittorie, la più sofferta proprio il 5-3 contro le Aquile all’andata, tutti gli avversari spazzati via, il n.1 Nascardi (n.1000, best ranking 248) ha perso una sola partita in tutto il campionato (con Mortola all’andata), gli altri giocatori 4° categoria con percentuali sopra il 70%....

La prova dell’andata è l’unico elemento confortante, allora fummo capaci di metterli in difficoltà fino al 3-2 a nostro favore.

Le Aquile si schierano in formazione classica, con Bocchi A, Mortola B e Capra C (Cassaghi assente), il Pavia risponde con Nascardi X, Favaro Y, Carratello Z, lasciando fuori De Nardi, giocatore molto forte che però all’andata perse sia con Bocchi sia con Capra.

Esordisce Bocchi contro Nascardi, incontro proibitivo per la differenza di livello dei due giocatori, ma il nostro, molto concentrato, riesce ad imbrigliare il gioco offensivo dell’avversario, contenendone il rovescio e non concedendogli mai una palla sul dritto. Nascardi a sua volta non gioca sicuramente al meglio delle sue possibilità, tanto che Paolo riesce a vincere il primo set, cede un 2. e 3. equilibrati, e nel quarto ottiene anche un set point sull’11-10 che avrebbe portato ad un quinto set a sorpresa, ma spreca l’occasione e cede le armi con onore per 13-11. 1-0 Pavia.

Nel secondo incontro Mortola si trova di fronte Favaro giocatore esperto che sostituisce De Nardi, e non spreca l’occasione. Dopo un primo set di studio, in cui fatica a leggere i colpi “a specchio” dell’avversario (che gioca con effetti analoghi ai suoi), nei successivi set, anche grazie ai consigli della panchina, insiste di più su un gioco che tiene l’avversario lontano dal tavolo, dove si trova maggiormente a suo agio, e regola la pratica per 3-1 senza grossi patemi.

Capra-Carratello. Il nostro soffre il gioco di scambio di puntino dell’avversario, e si trova sotto due a zero. Trova poi la chiave con servizi molto veloci e carichi sul dritto avversario, che portano a numerosi errori in risposta, e si aggiudica il terzo set. Purtroppo nel quarto, per forzare ancora di più i servizi, commette ben quattro errori in battuta, e deve cedere per 3-1. 2-1 Pavia.

Mortola-Nascardi non solo non tradisce le attese, ma si rivela la partita più spettacolare forse di tutto il campionato. Il forte attaccante pavese ha il dente avvelenato per l’unica sconfitta dovuta patire all’andata, e parte fortissimo e concentrato. Il primo set è suo. Mortola però, sfruttando anche lo spazio a disposizione finalmente ampio a dovere, e la variazione di effetti laterali e a rientrare, ribatte colpo su colpo, e si porta 1-1. Ancora Nascardi in vantaggio dalla parte dove Mortola alle spalle si ritrova un poco rassicurante muro, ma ancora 2-2 con l’avversario che è visibilmente provato, e sfrutta con esperienza ogni momento per riprendere fiato. Storico il suo commento: “questo è tennis, non tennis tavolo!”. Nel quinto set Mortola riesce a portarsi sull’8-4 con Nascardi in crisi, mala classe dell’avversario emerge proprio a questo punto, non sbaglia praticamente più nulla, e chiude per 11-9. Onore alla forza dell’avversario, ma peccato veramente per avere sfiorato nuovamente l’impresa. Ma siamo 3-1 Pavia.

Quinto incontro Bocchi-Carratello. Memore delle devastanti schiacciate di puntino di rovescio dell’andata, Paolo gioca in modo da limitare questo colpo all’avversario, in attacco è una macchina come non si vedeva da tempo e si porta sul 2-0. L’avversario si riprende e il 3.set è equilibratissimo, purtroppo da 8-7 Paolo, Carratello prende tre retine di fila, di cui due veramente assassine, e rimane in partita. Nel 4.set Paolo non si demoralizza e si porta sul 5-2, ma qui l’avversario cambia completamente gioco e si mette a tagliare tantissimo con la liscia, Paolo non trova le contromisure, cede 6 punti di fila e alla fine cede pure il 4.set. Nel 5. resiste tagliando a sua volta molto spinto, ma ormai l’inerzia è dell’avversario, che in fiducia sbaglia pochissimo mentre Paolo è visibilmente affaticato, e riesce a conquistare l’incontro per 3-2. Peccato davvero per l’occasione sprecata, e 4-1 Pavia.

Contrariamente alle aspettative, il puntino di Favaro ed il suo gioco molto atipico mandano fuori palla un Capra che sinora aveva giocato abbastanza bene, non trova le contromisure e deve cede in soli 3 set.

Si chiude così la trasferta di Pavia con un severo 5-1, anche se l’equilibrio in campo è stato molto maggiore di quanto dica il risultato, e con un po’ di fortuna e determinazione in più ci saremmo potuti trovare anche su l3-3.

Ora le ultime due partite contro Nerviano e Lomellino, da vincere assolutamente, per capire poi dal garbuglio di squadre alla pari o quasi nel girone cosa verrà fuori nella griglia dei playout, la sola Urania con la sconfitta di sabato sembra al momento debba rassegnarsi alla retrocessione diretta, salvo sorprese pur sempre possibili.

Forza Aquile!