La D1 affronta il secondo incontro del trittico della morte, che nelle prime tre giornate ci propone tre delle favorite del girone, tutte squadre provenienti dalla serie superiore, e retrocesse solo a causa dello sfoltimento della stessa dovuto alla riduzione dei gironi e delle squadre aventi diritto.
Dopo il Turbigo, e prima del Vigevano di Montanari e Caforio, ci tocca la Mlano Sport di Treglia, Fabrizi e Vella, compagine alla vigilia ampiamente favorita.
Ma gli Aquilotti hanno voglia di combattere e di morire in piedi, recuperano il n.1 Rovelli assente all'esordio,e fin dall'inizio mostrano di non essere quella vittima sacrificale che si ipotizzava: un Roberto Xu Liang in grande spolvero fa infatti suo il primo confronto con Vella, sommergendolo di topponi e sbagliando molto meno del solito. Un sontuoso 3-1 per il nostro cinese.
E le Aquile sono in vantaggio
Il capitano Bocchi soffre invece oltremodo il gioco molto regolare di Fabrizi, e dopo un buon inizio (7-4) si spegne, cercando troppo di forzare le conclusioni contro un avversario che non sbaglia mai. Anche sir Rovelli non riesce ad opporsi ad un esuberante Treglia, che tira ogni palla, e a parte un set ceduto al nostro portacolori, tiene sempre saldamente in mano il pallino del gioco: 2-1 Milano Sport.
Quando l'incontro sembra prendere la piega prevista, ci pensa ancora Roberto, che inanella un'altra perla nella collana della sua prestazione, e non lascia scampo a Fabrizi, che per tutto l'incontro soffre a dismisura i servizi del nostro, solo nel terzo set dopo una lunga battaglia ai vantaggi riesce a prevalere, ma Roberto tiene in mano l'incontro e chiude per 3-1; e siamo 2-2.
Qui si gioca forse l'incontro decisivo per il risultato finale, Rovelli-Vella. Giuseppe aveva già perso con l'avversario lo scorso anno, ma l'incontro è decisamente alla sua portata, e si rivela una vera battaglia: Vella apre molto bene di rovescio, mentre Giuseppe si appoggia soprattutto ai blocchi spinti. L'incontro è equilibratissomo, purtroppo Vella si aggiudica per un soffio ai vantaggi un terzo set che Giuseppe aveva comandato a lungo, il nostro si rifà nel quarto, e si porta in vantaggio nel quinto, dapprima per 6-2 poi per 8-6, ma gli ultimi colpi gli escono e Vella tira qualche colpo super, riusciendo a chiudere in extremis per 11-9. Peccato, perché sul 3-2 per noi tutto poteva accadere, siamo invece 3-2 per loro.
Si giocano ora due incontri in contemporanea per non rischiare di protrarre troppo a lungo l'incontro, e sono due battaglie incredibili. Essendo impegnato sull'altro tavolo, lo scrivente non h apotuto seguire la battaglia Rovelli-Fabrizi, riesce solo a vedere che. dopo essere stato sotto per 1-2 con tre set equilibratissimi, il nostro prende anpiamente il sopravvento e domna gli ultimni due set: 3-3.
Nel frattempo capitan Bocchi non crede ai suoi occhi (e ai suoi colpi) e vince ilprimo set con schiacciasassi Treglia, riuscendo a limitarne molto gli attacchi. L'avversario con sapeienza tattica porta a casa un secondo e terzo set molto equilibrati, poi il nostro ha un altro sussulto, vince il quarto set e si porta sul 4-0 nel quinto. Qui purroppo l'esperienza dell'avversario (che si gira maggiormente sul dritto per chiudere il punto) e qualche errore di stanchezza del nostro consegnano il successo a Treglia: 4-3 Milano Sport.
Lo stesso Treglia ridiscende subito dopo in campo contro Roberto, ma non risente minimamente della stanchezza, e vince facilmente l'incontro grazie agli attacchi potenti e ad un uso del puntino medio decisamente indigesto al nostro. E finisce qui 5-3 per la Milano Sport.
Rimane un po' di rammarico per l'impresa solo sfiorata (sarebbero stati due punti pesantissimi in chiave salvezza), ma le parole finali degli avversari sono il miglior rcommento alla giornata, ed il viatico ad un percorso in cui venderemo certamente cara la pelle contro tutti gli avversari, anche quelli sulla carta nettamente superiori: "Ce la siamo vista veramente brutta" e "Per fortuna non siamo andati alla nona, non la vedevo molto bene".
Complimenti alla sportività, oltre alla bravura, degli avversari.
Forza Aquile!
paul