07/10/2013

Brillante esordio in campionato della D1 A
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Ottima prova della D1 A in trasferta a Binasco. Gli Aquilotti si impongono con un secco 5-1 facendo vedere un buon tennistavolo contro una formazione non certo irresistibile ma di notevole esperienza e tutt'altro che sprovveduta.

Le Aquile si presentano con The Hammer Narducci, The Wall Cassaghi e Tebbiatrice Gussoni, non disponibile Robocop Bocchi a causa di una fastidiosa epicondilite; il Binasco risponde con Manara, Tondù e Pappalardo. Ad aprire le ostilità sono chiamati il Muro delle Aquile e Manara. Nelle prime fasi del riscaldamento si ha l'impressione che il giovane giocatore del Binasco possa creare qualche problema a Cassaghi, purtroppo non ancora al 100% perchè ha ripreso da poco ad allenarsi seriamente. In realtà le cose vanno in maniera completamente diversa. Giancarlo passeggia letteralmente con Manara costringendolo sistematicamente all'errore con un gioco estremamente efficace e privo di sbavature. I parziali sono pesantissimi: 11-4 per l'Aquilotto in tutti e 3 i set. E' il turno del Martello. Pasquale deve affrontare un difensore piuttosto tenace ed esperto che in più è anche dotato di un discreto dritto. Anche in questo caso le preoccupazioni vengono spazzate via immediatamente: Pasquale sfodera una prestazione veramente molto brillante e non concede nulla all'avversario. Il suo dritto è devastante e Tondù non può fare altro che dedicarsi a tempo pieno a raccattare la pallina. I parziali sono autoesplicativi: 11-3, 11-6 e 11-5 per The Hammer. Chiude la prima rotazione Gussoni che deve vedersela con l'esperto Pappalardo, classe '44. L'Aquilotto parte un po' contratto ed è abbastanza falloso di dritto ma insiste nella tattica di mettere sotto pressione l'avversario e si aggiudica il primo set 11-5. Nel secondo set Pappalardo ha una buona reazione e impegna oltremodo l'Aquilotto che comunque riesce a imporsi 11-8, anche se con un pizzico di sofferenza di troppo. L'ultimo set è senza storia perchè finalmente la Trebbiatrice gioca in scioltezza. Il dritto entra con regolarità, il servizio fa il suo dovere e per Pappalardo non c'è scampo: 11-4 e 3-0 per le Aquile. L'idea di tornare a casa in tempo per fare merenda ci piace parecchio ma Cassaghi inopinatamente si trova bene a Binasco e vuole restarci più a lungo. La seconda rotazione si apre con l'incontro tra i due difensori, Cassaghi e Tondù. Ci mettiamo comodi e ci prepariamo ad assistere a una battaglia lunghissima ed entusiasmante, non spettacolare ma avvincente sicuramente si. I due protagonisti non tradiscono le aspettative e si immergono in una serie di scambi interminabili. Giancarlo in questo incontro tocca la palla solo di rovescio aspettando troppo l'errore non forzato da parte dell'avversario. Tondù ha un vantaggio rispetto al nostro Aquilotto: ho un dritto un po' più incisivo di quello di mia nonna e riesce ogni tanto a farsi coraggio e a usarlo. Purtroppo per il Nostro questo vantaggio si rivelerà determinante. Il primo set se lo aggiudica Giancarlo 11-6, ma i successivi 3 vanno all'esperto giocatore del Binasco che costringe sistematicamente il nostro Aquilotto all'errore grazie a un uso sapiente dello stortissimo, sgonfissimo ma efficace top di dritto. Peccato perchè a Giancarlo basterebbe imparare almeno a schiacciare decentemente di dritto per poter letteralmente asfaltare giocatori come Tondù. Le palle alte che Cassaghi si è limitato a ributtare oltre la rete non si contano, ma un giocatore della sua forza e determinazione avrebbe dovuto letteralmente bucare il tavolo. Siamo sul 3-1. Rientra brevemente in campo la Trebbiatrice che concede a Manara solamente 9 punti in 3 set e così si va sul 4 a 1 per le Aquile. Spetta a Narducci l'onore e l'onere di chiudere l'incontro. L'aquilotto non si fa pregare e, pur con un passaggio a vuoto nel terzo set perso 11-3, supera agevolmente e brillantemente Pappalardo. E' 5-1 per le aquile.

La prima uscita delle Aquile della D1 A è un buon punto di partenza che ci fa ben sperare per il proseguo del campionato quando dovremo affrontare avversari ben più ostici. I margini di miglioramento sono ampi e se la determinazione e la grinta dimostrate rimarranno intatte potremo certamente puntare molto in alto.

 Trebbiatrice