10/12/2013

D1 A: le Aquile piallano Olgiate per 5-1
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Penultima partita del girone di andata per le Aquile della D1 A che anche contro l'Olgiate si materializzano nella collaudatissima formazione "Fantastici 4": Bocchi, Cassaghi, Gussoni e Narducci. Un curioso siparietto precede l'inizio delle ostilità. I quattro aquilotti perdono almeno 10 minuti per trovare la porta che conduce alla palestra. Un capolavoro di mimetizzazione evidentemente ideato nel tempo libero dai progettisti dell'apparecchio di dissimulazione delle astronavi Klingon. Vogliamo spendere due parole sulla "palestra" ? grotta è un termine molto più aderente alla realtà. L'illuminazione è solo laterale e infastidisce non poco (magari sarà un principio di cataratta vista l'età media degli aquilotti ma tutti si sono lamentati che a volte la pallina sembrava sparire nel nulla) e la temperatura massima nella stanza non si discosta di molto da quella dello scomparto delle verdure del frigorifero. Tanto valeva montare il tavolo all'esterno sotto un lampione.

 L'Olgiate schiera Oreni, Saporiti, Vassallo e Torcello. Aprono le danze The Wall Cassaghi, al rientro dopo un paio di giornate passate a sostenere la squadra, e Oreni. Giancarlo non poteva trovare un avversario più ostico perchè Oreni gioca molto piatto di dritto e sul rovescio monta una puntinata corta con cui spinge parecchio. Il Muro va subito in affanno, con la corta Oreni manda Giancarlo lontano dal tavolo per poi chiudere facilmente di dritto. In soli 3 set, per la verità abbastanza combattuti, Oreni si aggiudica la partita.

A seguire scende in campo Robocop per affrontare Saporiti, giovane promessa dell'Olgiate. Il ragazzino è impostato bene: servizio, dritto e rovescio sono di discreta fattura e creano qualche problema a Bocchi. Paolo dal canto suo iniza il match con il freno tirato, probabilmente a causa del gomito, ed è molto falloso di dritto e poco convinto con il rovescio. Il primo set se lo aggiudica l'aquilotto non senza soffrire ma il secondo va al giocatore dell'Olgiate che si ripresenta per il terzo set baldanzoso e convinto di poter fare il colpaccio. Robocop a questo punto comincia a macinare gioco e registra a dovere il dritto che finalmente riprende a funzionare come si deve. Malgrado alcuni giri a vuoto - in parte dovuti alla scarsa visibilità e in parte all'eccessivo nervosismo - Paolo riesce a portare in cascina i due set successivi e riporta le aquile in parità.

Chiude la prima rotazione la Trebbiatrice, opposto a Vassallo. Si assiste a uno scontro di puntinate e lo spettacolo non è certo esaltante. Gussoni adotta una strategia che funziona alla grande con puntinate e antispin: spinge con il puntino sulla gommaccia aspettando la palla buona da tirare, che di solito arriva. La tattica funziona anche in questo caso e la Trebbiatrice riesce a portare a casa il match per 3-0 malgrado il suo dritto non sia proprio infallibile. Adesso le Aquile conducono 2-1.

La seconda rotazione si apre con Bocchi opposto a Oreni. Il match è piuttosto tirato come testimoniano i primi 3 parziali: 11-7 Paolo, 11-7 Oreni, 13-11 Paolo. La puntinata corta di Oreni è mal digerita anche da Robocop che pure in questo caso riesce a stento a controllare i nervi nelle situazioni più tese. Fortunatamente il nostro portacolori è finalmente arrivato in temperatura, dritto e rovescio cominciano a entrare come siamo abituati a vedere al Carducci e chiude l'incontro vincendo in scioltezza il 4 set 11-6. Le Aquile si portano sul 3-1.

Torna in campo The Wall questa volta opposto al puntinaro Vassallo. Il buon Cassaghi ha avuto il privilegio (?) di allenarsi parecchio con la Trebbiatrice quindi dovrebbe essere abbastanza a suo agio contro il puntino lungo dell'olgiatese. Il problema, purtroppo, non è il puntino ma il braccino di cui Cassaghi sembra soffrire durante gli incontri di campionato. In allenamento al Carducci Giancarlo riesce ad abbozzare dei top e dei controtop di dritto che, pur non essendo quasi mai definitivi, almeno riescono a rompere il ritmo all'avversario e comunque sono dei validi strumenti per poter costruire il punto. In campionato purtroppo Giancarlo sente troppo il peso della responsabilità e limita fortemente il suo gioco riparandosi dietro un uso eccessivo del rovescio. Un vero peccato perchè il nostro Muro potrebbe sicuramente divertirsi di più (e farci soffrire di meno) se solo riuscisse a fare in campionato le stesse cose che fa in allenamento. Tornando all'incontro, non si può dire che sia stata una passeggiata però dopo una lotta durata 5 set l'aquilotto riesce a portare a casa l'incontro dimostrando di sapere soffrire e stringere i denti quando è necessario.

Sul 4-1 per le Aquile l'Olgiate cala l'asso di briscola sostituendo Saporiti con Torcello Federica. La panchina dell'Olgiate forse pensava di poter intenerire il cuore della Trebbiatrice facendo scendere in campo una ragazzina ma l'aquilotto in campionato è privo di sentimenti, spietato e non guarda in faccia a nessuno. La povera Federica passa più tempo a raccattare la pallina nella sua parte di campo che a giocare ma la sofferenza è breve: in pochi minuti un perentorio 3-0 fa calare il sipario e Federica può tranquillamente rimettere la racchetta nel fodero.

Sabato prossimo in casa ultimo match del girone di andata contro Barbaiana e primo giorno da 47enne della Trebbiatrice. Vediamo di festeggiare con un'altra vittoria.

 Trebbiatrice