02/02/2014

D2 gir.E: Aquile Azzurre D - SDD Milano Sport 5-1
ci sono 0 commenti ci sono state 580 letture

Le Aquile D si presentano puntuali  all’appuntamento con la SDD Milano Sport. La sfida è tutta da fondo classifica (noi penultimi, loro ultimi), una piccola guerra tra i “poveri“ del girone E della D2. Poveri sì, ma anche giovani e di belle speranze: la media anagrafica è infatti molto bassa, soprattutto per quanto riguarda gli sfidanti Andrea Monica, Danilo Monari e Lunabruna Bernar, rispettivamente di 17, 13, e 12 anni. Pronti ad affrontare cotanta freschezza ci sono gli aquilotti Lorenzo Caranzi, Francesco Francabandiera, Marco Sanges e Federico Celauro.

Piccola nota umoristica: nel pre-match Sanges dà sfoggio di tutte le sue (ormai tristemente note) difficoltà nell’onomastica, dando una lettura al referto ed esclamando incredulo: “perché quel ragazzo si chiama Monica Andrea? Com’è possibile?”. Assistendo allo sconcerto dei compagni di squadra, Sanges si accorge della svista, e  il tutto deflagra in una grossa risata (a difesa di Sanges va detto che anche “Andrea” può essere un nome femminile, ma solo in casi molto rari come la protagonista di Beverly Hills 90210, di cui Sanges è sicuramente un fan sfegatato, N.d.A.).
Comunque Sanges è di nuovo tra noi, e già questo è un ottimo inizio.

Primo match: l’aquila predatrice Sanges si abbate in picchiata sulla giovane lepre Monari.  Sanges fa quello che sa fare meglio, cioè battute infami, taglioni, tagliole e tagliolini (mangiarli). Monari sbaglia molte risposte al servizio, e il suo gioco fatto di scambi e top rapidi vicini al tavolo si dissolve di fronte agli effetti malsani caricati dal nostro partenopeo. I primi due set se ne vanno in un lampo, entrambi aggiudicati al nostro Marco.  Nel terzo set Monari si riprende e Sanges perde confidenza. Sul 9 a 9, due battute sono fatali all’aquilotto, è 2 a 1. Il quarto set è combattuto ma decreta la fine dell’incontro. Marco se l’è cavata con l’esperienza, con un gioco passivo-aggressivo che si adattava particolarmente alla situazione. La prossima giornata vogliamo vedere anche dei bei top!

Terzo match: il fringuello Francabandiera affronta a muso duro Andrea Monica. La tensione è tale che Mimmo Francabandiera, il padre, trattiene il fiato e non batte palpebra per i primi 3 set, stabilendo un nuovo record mondiale.
 I primi due set sono una caporetto. Le gomme non si sono scaldate, ma neanche il nostro aquilotto, che manda fuori sia con l’anti-top che con il dritto: punteggi tennistici a favore di Monica, 3-11 e 2-11. Francesco è in versione diesel, e il terzo set lo riporta in carreggiata. Monica ha un bel gioco d’attacco, non soffre l’antitop sul rovescio, ma in compenso ha qualche difficoltà con il dritto, andando lungo più volte. Francesco mantiene la calma e strappa ai vantaggi il set: è 1-2. L’ultimo set è abbastanza teso, ma si risolve in un 7-11 per Monica che vince la partita. Un Francesco un po’ sottotono oggi, che ha sentito un po’ la tensione della prima partita di ritorno. Sarà per la prossima.

Quarto match: Federico Celauro Vs Monari Danilo. Federico non ha le battute di Sanges e ha un gioco più rapido con cui Monari si trova a suo agio. Ecco spiegato il primo set: 11 a 9 per il ragazzo della SDD Milano Sport. Fede è sorpreso ma non abbastanza da farsi abbattere: dopo un breve consulto con i ragazzi a bordo campo, rientra carico e a testa bassa. Buoni i top, i contenimenti, i blocchi di rovescio: Monari si fa intimidire di fronte alla potenza muscolare del nostro uomo bionico, che infila tre set di seguito, tutti vinti 11-5. Insindacabile: Fede ha tirato fuori una certa grinta e guadagnato la sua prima vittoria in campionato. D’ora in poi sempre così!

Sesto Match: Caranzi subentra a Sanges e affronta Monica. Lorenzo è un po’ teso e soprattutto freddo, gioca passivo e d’esperienza. Vince un primo set di sole battute, e arranca nei successivi: 11-9 nel secondo set, ma non si vede il gioco, la mobilità e i colpi d’attacco che ci sono in allenamento. Nell’ultimo set, sulla difficile situazione del 8-8, un coach d’eccezione (Matteo Palazzi) lo istruisce sulle tattiche da adottare, consentendogli una vittoria ragionata con un 11-9. Sebbene la prestazione non sia stata esaltante, di Caranzi oggi si salva solo la testa.

Nel complesso, seconda vittoria, respiriamo un po’ di ossigeno e partiamo carichi di ottimismo: ce ne servirà  per le prossime partite! Daje!

Lorenzo