Le Aquile D si presentano puntuali all’appuntamento con la SDD Milano Sport. La
sfida è tutta da fondo classifica (noi penultimi, loro ultimi), una piccola
guerra tra i “poveri“ del girone E della D2. Poveri sì, ma anche giovani e di
belle speranze: la media anagrafica è infatti molto bassa, soprattutto per
quanto riguarda gli sfidanti Andrea Monica, Danilo Monari e Lunabruna Bernar,
rispettivamente di 17, 13, e 12 anni. Pronti ad affrontare cotanta freschezza
ci sono gli aquilotti Lorenzo Caranzi, Francesco Francabandiera, Marco Sanges e
Federico Celauro.
Piccola nota umoristica: nel pre-match Sanges dà sfoggio di tutte le sue (ormai
tristemente note) difficoltà nell’onomastica, dando una lettura al referto ed
esclamando incredulo: “perché quel ragazzo si chiama Monica Andrea? Com’è
possibile?”. Assistendo allo sconcerto dei compagni di squadra, Sanges si
accorge della svista, e il tutto
deflagra in una grossa risata (a difesa di Sanges va detto che anche “Andrea”
può essere un nome femminile, ma solo in casi molto rari come la protagonista
di Beverly Hills 90210, di cui Sanges è sicuramente un fan sfegatato, N.d.A.).
Comunque Sanges è di nuovo tra noi, e già questo è un ottimo inizio.
Primo match: l’aquila predatrice Sanges si abbate in
picchiata sulla giovane lepre Monari.
Sanges fa quello che sa fare meglio, cioè battute infami, taglioni,
tagliole e tagliolini (mangiarli). Monari sbaglia molte risposte al servizio, e
il suo gioco fatto di scambi e top rapidi vicini al tavolo si dissolve di
fronte agli effetti malsani caricati dal nostro partenopeo. I primi due set se
ne vanno in un lampo, entrambi aggiudicati al nostro Marco. Nel terzo set Monari si riprende e Sanges
perde confidenza. Sul 9 a 9, due battute sono fatali all’aquilotto, è 2 a 1. Il
quarto set è combattuto ma decreta la fine dell’incontro. Marco se l’è cavata
con l’esperienza, con un gioco passivo-aggressivo che si adattava
particolarmente alla situazione. La prossima giornata vogliamo vedere anche dei
bei top!
Terzo match: il fringuello Francabandiera affronta a muso duro Andrea Monica.
La tensione è tale che Mimmo Francabandiera, il padre, trattiene il fiato e non
batte palpebra per i primi 3 set, stabilendo un nuovo record mondiale.
I primi due set sono una caporetto. Le
gomme non si sono scaldate, ma neanche il nostro aquilotto, che manda fuori sia
con l’anti-top che con il dritto: punteggi tennistici a favore di Monica, 3-11
e 2-11. Francesco è in versione diesel, e il terzo set lo riporta in
carreggiata. Monica ha un bel gioco d’attacco, non soffre l’antitop sul
rovescio, ma in compenso ha qualche difficoltà con il dritto, andando lungo più
volte. Francesco mantiene la calma e strappa ai vantaggi il set: è 1-2.
L’ultimo set è abbastanza teso, ma si risolve in un 7-11 per Monica che vince
la partita. Un Francesco un po’ sottotono oggi, che ha sentito un po’ la
tensione della prima partita di ritorno. Sarà per la prossima.
Quarto match: Federico Celauro Vs Monari Danilo. Federico
non ha le battute di Sanges e ha un gioco più rapido con cui Monari si trova a
suo agio. Ecco spiegato il primo set: 11 a 9 per il ragazzo della SDD Milano
Sport. Fede è sorpreso ma non abbastanza da farsi abbattere: dopo un breve
consulto con i ragazzi a bordo campo, rientra carico e a testa bassa. Buoni i
top, i contenimenti, i blocchi di rovescio: Monari si fa intimidire di fronte
alla potenza muscolare del nostro uomo bionico, che infila tre set di seguito,
tutti vinti 11-5. Insindacabile: Fede ha tirato fuori una certa grinta e
guadagnato la sua prima vittoria in campionato. D’ora in poi sempre così!
Sesto Match: Caranzi subentra a Sanges e affronta Monica. Lorenzo è un po’ teso
e soprattutto freddo, gioca passivo e d’esperienza. Vince un primo set di sole
battute, e arranca nei successivi: 11-9 nel secondo set, ma non si vede il
gioco, la mobilità e i colpi d’attacco che ci sono in allenamento. Nell’ultimo
set, sulla difficile situazione del 8-8, un coach d’eccezione (Matteo Palazzi)
lo istruisce sulle tattiche da adottare, consentendogli una vittoria ragionata
con un 11-9. Sebbene la prestazione non sia stata esaltante, di Caranzi oggi si
salva solo la testa.
Nel complesso, seconda vittoria, respiriamo un po’ di
ossigeno e partiamo carichi di ottimismo: ce ne servirà per le prossime partite! Daje!
Lorenzo