Prosegue la favola della C2 delle zecche azzurre, mai come ieri
malvagiamente attaccate con i dentini e le zampette alle partite, e -
surprise! surprise! - vittoriosi per la 5a volta su 8 incontri per 5/4.
Questa volta la vittoria arriva inaspettata contro gli Amatori Pievesi,
che partivano strafavoriti vista la presenza fissa di Dobai, allenatore
rumeno (l'anno scorso attorno ai 9300 punti, quest'anno sceso attorno
agli 8500 viste le poche partite disputate) che pur non allenato vale
comunque un seconda categoria. Le zecche schierano Berchi/Lameri/Offredi
con Rovelli in panchina. Gli amatori ribattono con Dobai/PIras/Calcagno
Luca. La prima tornata si apre con Offredone opposto a Piras. Dopo un
primo set vinto facile da Pier, l'avversario - su consiglio della
panchina - modifica il suo gioco, fa un passo indietro dal tavolo,
pazienta, sceglie le palle giuste da tirare e rifila una scoppola
clamorosa al nostro portacolori, incapace di spezzare il gioco e
oltremodo falloso nei (rari) tentativi di gioco offensivo. Piras è
bravissimo a non farsi prendere dalla frenesia, gioca top sgonfi a
centro tavolo sui quali Offredone si trova spiazzato e chiude con
aperture negli angoli di pregevole fattura. 3/1 veloce e primo punto per
il Pieve. Il secondo match vede Terminator contro Calcagno. Maurone, che
tiene sotto controllo acciacchi e dolori con dosi da cavallo di
antiinfiammatori e antidolorifici, parte malissimo. Il giovane pievese,
forte del suo gioco spumeggiante di puro attacco, impallina senza pietà
la zecca azzurra. Per nostra fortuna, dal secondo set i blocchi
ricominciano a funzionare, e portatosi più vicino al tavolo, terminator
toglie il tempo agli attacchi di Calcagno con una furba mistura di
risposte corte, servizi lunghi in side, qualche retina malandrina e
sopratutto con una lunga serie di blocchi spinti sulle diagonali, sui
quali Calcagno si trova spesso in ritardo. 3/1 Aquile e 1 pari. Ultimo
incontro della prima tornata è Lameri/Dobai. Giuseppe gioca senza alcun
timore reverenziale, si prende delle belle soddisfazioni sfoderando
colpi di alta scuola, fa qualche punto da applausi ma l'avversario è
semplicemente troppo forte, e vince per 3/0 senza mai mostrare reali
difficoltà. 2/1 Amatori. Seconda tornata, primo match. Berchi/Piras. Fin
dai primi punti la partita è spettacolare. Piras, in continuo e costante
miglioramento tecnico/tattico, apre e schiaccia tutto, serve benissimo,
attacca la terza palla con grande aggressività, ma si trova di fronte un
muro di gomma. Terminator finalmente c'è, e si vede.... Il blocco spinto
fa male e destabilizza gli schemi di Piras; una serie di spaventose
schiacciate a metà set (clamorosa quella di dritto sul 7/9) gli permette
poi di recuperare qualche punto di svantaggio e di aggiudicarsi il primo
parziale per 12/10. Nel secondo set il copione si ripete, con Piras in
"attack mode" costante, e Terminator in "rubberwall mode" che prende
tutto e controbatte con ferocia inaudita. Anche qui Mauro recupera tre
punti di svantaggio e chiude 14/12, con due schiacciate
s.p.a.v.e.n.t.o.s.e. sul 12 pari. Terzo set copia degli altri due, con
Piras sempre avanti, ma con terminator che non molla nulla. 3/0 Aquile e
2 pari. A seguire, l'agnello sacrificale Offredi si immola sull'altare
del lupo Dobai. Paradigma del "FARSI PRENDERE A PALLATE IN FACCIA", la
partita è esilarante: il Pier nazionale le prova tutte, sfodera dei
blocchi di puntinata velenosi, prova qualche top, usa tutta la furbizia
ed il mestiere possibili, ma dall'altra parte della rete ritornano dei
traccianti terra-aria paurosi alternati a deliziose palle di puro tocco.
Pier si è dimenticato a casa elmetto e giubbotto antiproiettile, e dopo
una decina di minuti scarsi è costretto a contare i lividi in pancia e a
stuccare i buchi nel tavolo. 3/2 Pieve. Lameri/Calcagno è una partita
meravigliosa: i due hanno giochi simili (puro attacco), e le scintille
si vedono fin da subito. Calcagno, forte di servizi di buona qualità e
di un top di dritto solidissimo, si aggiudica il primo set e si porta
avanti anche nel secondo. Giuseppe però non ha intenzione di mollare,
apre delle gran palle con il rovescio (il suo colpo migliore, senza
dubbio....), stampa delle schiacciatone di dritto incrociate da lacrime,
recupera lo svantaggio e chiude per 13/11 un set strepitoso. Nel terzo e
quarto set i due continuano a darsele di santa ragione, e fanno vedere
scambi spettacolari con top e controtop dalla media distanza. Lameri
però ha trovato il bandolo della matassa ed è solido, mentre Calcagno
comincia a cedere (di testa, non di colpi) e regala un paio di punti a
set. Con grande autorità Giuseppe rimane avanti e si aggiudica i
parziali a 7 e 8 portando il punto del 3 pari. Terminator/Dobai è
partita vera per almeno due set. Per nulla abituato alle palle
pesantissime, lunghe e potenti di Dobai, Terminator non riesce a
bloccare quasi nulla (per meglio dire, blocca, ma sempre lungo.......).
Nonostante questo, si procura un set point sul 10/9, vanificato da un
servizio sbagliato (mannaggia la zozza parte I) e cede per 11/13. Nel
secondo set i blocchi entrano, ma Dobai ribatte con palle di qualità
sopraffina. Sul 9 pari, un altro servizio sbagliato da terminator
(mannaggia la zozza parte II) e il set vola via per 11/9. Ad inizio
terzo set Dobai tira due dritti e un rovescio super-sonici e si guadagna
un vantaggio che la zecca non può scalfire, nonostante la buona volontà
(mannaggia la zozza parte III). 4/3 Pieve, e le prospettive di vittoria
si assottigliano. Un Lameri MAIUSCOLO distrugge però - in modo
inaspettato - Piras. 3 set a zero con parziali durissimi (5/4/6) per il
miglior Giuseppe della stagione: sempre al tavolo, attivo, veloce sulle
gambe, reattivo, il gioco di Lameri si innalza a vette di qualità di
tutto rispetto. L'avversario non gioca male, ci prova, ma non riesce ad
impensierire la zecca azzurra, che stampa blocchi su blocchi, risponde
benissimo, non regala nulla. Quando anche il top di dritto sul tavolo
funziona, Giuseppe diventa difficilmente battibile, e questa partita ne
è la dimostrazione lampante: strepitosa prestazione e seconda vittoria
della giornata per un Giuseppe che sta tornando prepotentemente in
forma. E siamo - ma va la ? - 4 pari e tocca a Offredi provare a portare
in cascina la vittoria. Da un lato la furbizia del nostro puntinaro di
lusso, dall'altra l'irruente vitalità del giovane attaccante pievese.
Sia Calcagno che Pier sono però "sgonfi" e demoralizzati dalle due
sconfitte: ne esce una partita di certo non bella, ma vibrante ed
emozionante come poche. I set sono combattutissimi e gli scambi sono
tutti di breve durata e si concludono invariabilmente con il puntino
assassino di Pier che spezza le gambe a Calcagno (Leggasi primo set)
oppure con Calcagno che spacca i denti a Pier con le sue schiacciate
(leggasi secondo set). Il terzo set è tra i più emozionanti visti
quest'anno: consigliato dai suoi compagni, Calcagno cerca di prendere
tempo e di pazientare, ma scalpita per tirare non appena possibile;
consigliato dai suoi compagni, Pier cerca invece di spostare l'asse del
gioco sul rovescio dell'avversario, ma fatica a trovare il timing giusto
sulla palla. Ne viene fuori una serie di capovolgimenti di fronte da
cardiopalma. Si arriva sul 10/9 Pieve e Pier piazza un blocco di puntino
come non se ne vedevano da decenni. Sull'11/10 Aquile è la volta di
Calcagno che stampa un dritto lungolinea da professionista. 11 pari ed è
solo questione di nervi: Pier è freddo come un ghiacciolo, Calcagno
brucia come lava. Con grandissima furbizia (dote che di certo non gli fa
difetto.....) Offredone prova a tirare il primo top di dritto di tutto
il match, e sconvolge il Pievese, che tutto si aspettava tranne che una
palla di quel tipo. Il set è nostro, ma le fatiche non sono finite. Nel
quarto set si avanza in perfetta parità fino al 7/7. Qui Offredi sfodera
un altro blocco-killer che spezza le reni a Calcagno e ci permette di
portare a casa partita e incontro. Ancora una volta, una bella
prestazione di squadra: grande coesione, grande tenacia, grande
furbizia, grande "durezza". Rimaniamo incredibilmente imbattuti, e anche
nelle prossime partite venderemo cara la pelle. Un grazie anche a tutti
gli aquilotti che si sono fermati a tifare (in pratica tutti i presenti
in palestra......). THUMBS UP !!
mauro |