08/04/2014

Chiusura della regular season anche per la C2
ci sono 0 commenti ci sono state 584 letture
Con la trasferta a Cernusco Lombardone di sabato si è chiusa la regular season anche per le zecche azzurre, che chiudono in testa alla classifica il girone H di C2. Ad inizio campionato, un simile risultato era difficilmente pronosticabile ed aver raggiunto i play.off per il terzo anno consecutivo è un risultato di tutto rispetto per una società piccola e dallo spirito DIY come la nostra. Peccato non poter conquistare la C1 sul campo per il livello impossibile di alcune squadre degli altri gironi, ma "until now, so far so good" e nei playoff faremo - in tutta serenità - del nostro meglio.

Il match di sabato è stato relativamente semplice - andrò con una cronaca stringata per poi passare alle valutazioni finali. Aquile in formazione ristretta Berchi/Mortola/Rovelli, Cernuschese con Baragetti/Bossi/Viscardi/Mapelli. Si apre con Mortola che doma solo al quinto set e con grande difficoltà Viscardi, fastidioso bloccatore "attendista" con puntino corto sul dritto. Stefano suda sette camice prima di vincere per un pelo grazie a due regaloni di Viscardi e ad un provvidenziale timeout chiamato dalla panchina. Rovelli regola poi Mapelli pur con grandi difficoltà nei primi set. Giuseppe è solido in difesa ma falloso in attacco: per fortuna bastano taglioni e palle sgonfie e marce per avere ragione dell'avversario. A seguire, terminator sconfigge Baragetti in un match spettacolare e combattuto sopratutto nei due set centrali. Il giovane attaccante avversario gioca bene ma terminator risponde colpo su colpo e pur regalando qualche dritto porta in cascina una ottima partita. Nel quarto incontro Rovelli smonta senza pietà Viscardi, visibilmente scarico di testa e rassegnato. Sul 4/0 aquile, Baragetti ha ragione in tre veloci set di spiderman Mortola, infliggendogli una sconfitta severa e senza possibilità di discussione e conquistando il punto della bandiera per la sua squadra. La chiusura spetta a terminator, che sconfigge Bossi dopo aver visto rosso nel primo set. Il pimpante avversario (classe 1941 - firmerei per arrivare a quell'età in quella splendida forma, e firmerei con il sangue......) sfoggia un fastidiosissimo puntino lungo sul dritto e un rovescio piatto e secco dalla violenza smisurata. Nel primo set Mauro viene preso a pallate in faccia poi prende le misure, si arma di pazienza e infila tre set di fila senza sbagliare più nulla. Game, set, match.

Pagelle di regular season:

Rovelli: 6. Incontri disputati: 17 (7V, 10P). 41%. Il gentleman signore dei parquet, quale novello Jekyll/Hyde, mostra due volti: in allenamento furia scatenata, in campionato mansueto agnellino. La grinta c'è ed è quella che tutti conosciamo, ma il clima del campionato lo irretisce e lo trasforma "in negativo". Nell'arco degli incontri disputati si è visto "il vero rovelli" solo con il Valmadrera all'andata e in qualche altra rara occasione. Ha perso con avversari molto più deboli di lui (inusuale) e alcune volte si è battuto da solo (cosa mai vista in precedenza). Rimane comunque un role-model di correttezza e sano spirito agonistico. Match da ricordare: 3/0 a Vassena Eros.
Mortola: 8. Incontri disputati: 12 (9V, 3P). 75%. Per chi non lo conosce è l'avversario più fastidioso del mondo. Storto, sgonfio, apparentemente "innocuo" il suo gioco si rivela maledettamente "gommoso". Quando ributta pallonetti stellari attaccato ai muri di fondo delle varie palestre dà spettacolo e costringe tutto il pubblico a fermarsi ad ammirarlo. Ha giocato poco, ma sempre con attenzione e tenacia, perdendo soltanto tre incontri. Elastico come un ragazzino, geometrico nelle strane traiettorie, l'unico e solo uomo ragno del tennis tavolo. Match da ricordare: 3/0 a Costantini.
Zhou: s.v. Incontri disputati: 4 (2V, 2P). 50%. Talento praticamente inespresso. Gioco spumeggiante (quando è allenato, cioè mai). Attaccante purissimo con servizi impestati a morte. Peccato non si faccia mai vedere. Match da ricordare: e chi se li ricorda ?
Offredi: 7,5. Incontri disputati: 10 (6V, 4P). 60%. Il signore dei puntini nel corso dei vari match pare intoni il mantra: TU NON PUOI PASSARE ! Qualuno ogni tanto passa e lo asfalta senza pietà, ma aggirare il suo gioco difens/offens/att/pass-ivo non è mai semplice. Intelligenza tattica, buona tecnica, grande controllo in parte vanificati da scarso allenamento: Offredone rimane comunque una brutta bestia da battere ed è sempre un rinforzo di extra-lusso. Match da ricordare: 3/1 decisivo a Calcagno.
Lameri: 8. Incontri disputati: 24 (14V, 10P). 58%. Tecnicamente ineccepibile, patisce la propria (troppa) irruenza e scarsa pazienza, ma è comunque sempre attivo nel gioco e alla ricerca di schemi e colpi da manuale. Con allenamenti costanti sarebbe giocatore da serie superiore; nel frattempo, porta a casa delle gran belle partite e "diverte divertendosi". Con il ritorno ai "suoi" vecchi materiali pare stia riguadagnando fiducia: il vero "underdog" dei playoff ? Staremo a vedere.... Match da ricordare: 3/2 decisivo a Vassena Ivan con match points salvati.
Berchi: 9. Incontri disputati: 32 (28V, 4P). 88%. Anche quest'anno ha provato che il nickname di terminator è guadagnato sul campo e non casuale; per tutta la durata del campionato ha mantenuto un rendimento costante e di tutto rispetto, levando le castagne della squadra dal fuoco in parecchi incontri. Pur con acciacchi e dolori vari ed eventuali, il nostro Enrico Toti meets man in black meets robocop ha macinato avversari e regalato poco e nulla (se si eccettuano i due penosi match persi con Costantini, sua vera "bestia nera"). Sopperisce ai numerosi limiti tecnici con una tenacia ed una grinta invidiabili e con una tenuta mentale al limite dello ZEN. Match da ricordare: 3/0 a Bertoni.

E ora - con rassegnata accettazione del fato "cornuto e bestia" andiamo a farci massacrare ai playoff più impegnativi d'Italia, consci che rientrare nelle 3 "miserrime" promosse lombarde (su 64 squadre) per la C1 è di fatto obiettivo irraggiungibile. Cercheremo come minimo di prendere qualche scalpo avversario. nel frattempo, in alto i calici e come sempre forza aquile.

mauro