29/11/2015

Aquile Verdi the first victory !
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Il ritrovo e' fissato la domenica mattina per le ore 9, ma sapevo gia' che con i ragazzi assidui frequentatori della movida del sabato sera, sarebbe stato un delirio.
E non sono  neanche passati da casa a dormire... Andrea si e' presentato direttamente proveniente dalla discoteca IL GIBUTI  dove avevan luogo le selezioni per il campionato nazionale di RUTTI, SCORENGE, SPUTI. Dopo aver pasteggiato per 4 giorni con birra ,e fagioli con cotiche, si e' piazzato quarto.
Davide invece e' arrivato direttamente in bicicletta dopo aver partecipato alla corsa notturna MONZA-RESEGONE E RITORNO,partenza a mezzanotte e arrivo per le ore 7,30.
Riky , dopo aver partecipato a una nottata in discoteca in ricordo dei CUGINI DI CAMPAGNA, si e' presentato con parrucca bionda, canottiera nera traforata, jeans rosa scampanati e stivaletti tacco 12.
In questa condizioni, e in attesa che i ragazzi si riprendano dormicchiando qua' e la', e' il vecchio Gigi , sobrio e pimpante dopo una seratona a base di pastina tempestina e 30 grammi di stracchino in compagnia della suocera, a scendere per primo in campo.
E qui apoteosi, in quanto coglie non solo il primo punto per la squadra, ma anche la sua prima vittoria 11-3,11-2,11-9 un secco 3 - 0 contro un ragazzotto il quale soffriva  tremendamente la grande esuberanza fisica del nostro e il suo gioco notoriamente aggressivo .
Il secondo punto lo porta Davide, che gioca contro un certo Volpi, vecchietto astuto come una volpe e con due occhi volpini. Davide immaginando di essere ancora in bici sul Resegone, lo spiana pedalandoci sopra e vincendo 11-9,11-8, perde il 3 set 11-9, ma vince il quarto 11-9.
due a zero per noi.
A questo punto scende in campo Riky contro il loro n. 1, un certo Bettinelli.
Riky non essendosi ancora ben ripreso dalla seratona in onore dei CUGINI DI CAMPAGNA, nonostante toltosi la parrucca bionda per vederci meglio, vince solo il 1 set 11-9, ma poi crolla gridando ANIMA MIA VOGLIO ANDAR VIA,  e perdendo gli altri 3 11-8,11-6,11-6.
Andrea che stava ancora beatamente dormendo , viene svegliato con la forza e portato davanti al tavolo, tocca lui contro ancora VOLPI.
L'avversario, furbo come una volpe, lo riaddormenta avvolgendolo con il suo gioco mellifluo e accompagnandolo con delle ninne nanne, riesce a vincere i primi due set 11-9,11-6. A questo punto Andrea sotto la minaccia di ascoltare per tutto il viaggio di ritorno la compilation di ALBANO E ROMINA, si sveglia e vince gli altri 3 set 11-8,11-7,11-6.
3 a 1 per le AQUILE
Torna in campo Riky contro la loro riserva, un ragazzino quindicenne piccolino, ma svelto e veloce. Ma Riky non sbaglia piu' e ci porta il quarto punto col punteggio di 11-8,11-4,8-11,11-9.                 
4 a 1
Nella sesta partita gioca Davide con il loro n. 1, e qui Davide si supera portandolo addiritura al 5 set  e cedendo solo per la maggior esperienza dell'avversario.
Ci serve l'ultimo punto e ce lo porta Riky ancora contro Volpi, irretendolo con la favola di Esopo LA VOLPE E L'UVA, . Riccardo lo attorciglia piano piano e chiude in 3 set 11-7,11-7,11-9.
5 a 2  E PRIMA GRANDE VITTORIA.
 
A questo punto punto pensando alla tempesta passata, non possiamo che ricordar la stupenda lirica del Leopardi: LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA sempre nella duplice versione.

ORIGINAL
 
Passata e' la tempesta,
odo augelli far festa,
e la gallina tornata in su la via che ripete il suo gesto.
                                    

Ecco il sereno, rompe la da ponente alla montagna,
sgombrasi la campagna e chiaro nella valle
il fiume appare.
Ogno cor si rallegra, in ogni lato risorge il rumorio,
torna il lavoro usato.
L'artigiano con l'opra in man cantando,
fassi in su l'uscio, a prova vien fuori la femminetta
a cor dell'acqua della novella piova,
e l'erbaiol rinnova di sentiero in sentiero
il suo grido giornaliero.
 
NEW VERSION
 
Scampata e' la sconfitta,
odo i ragazzi far festa,
e il capitano tornato in su la sedia
che ripete il suo verso ( dai,forza, non mollare, toppa,toppa, )
 
Torna il sereno laggiu' in fondo la palestra,
si sgombrano i tavoli, e la in lontanaza,
la vittoria appare,
Ogni cor si rallegra, e si torna al lavoro usato.

L'un con la retina in man, cantando la ripone dentro l'uscio,
l'altro rimette via la tuta in la borsa,
nessun smonta i tavoli,
ma ognun fa sentire di sentiero in sentiero
il suo grido di festa: E' VITTORIA, E' VITTORIA, E' VITTORIA.



 
GIGI