17/11/2021

Dalle stalle alle STELLE! D3 Gir. D: Rising Eagles - Morelli: 5 - 1
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Dalle stalle alle STELLE! D3 Gir. D: Rising Eagles - Morelli: 5 - 1

Brividi lungo la pelle.

Il sogno.

I giovani aquilotti, complice l’inaspettata sconfitta del Silver Lining patita dal Bonacossa, volano in cima alla vetta del girone inebriandosi del primato solitario grazie ad una vittoria prestigiosa.

Rising Eagles che, dopo lo splendido ma caotico esordio, nel giro di pochi giorni strappano due risultati importantissimi contro avversari di livello, vincendo di tattica ma soprattutto di squadra, di unione, sudore e passione.

Bisogna riconoscere che il risultato finale, stavolta, è decisamente più largo nel punteggio rispetto a quanto visto in campo; il successo è stato sofferto e fortemente voluto, conquistato solo grazie alle rimonte prodigiose degli impavidi guerrieri che hanno messo il proprio cuore pulsante in campo.

La squadra, infatti, la spunta vincendo i match chiave sul filo del rasoio, in scontri tosti e combattuti in cui il sostegno dalla panchina si è rivelato fattore essenziale, in positivo per le aquile, in negativo per gli avversari. Proprio per tale abnegazione la squadra merita un elogio ulteriore per aver saputo gestire una situazione psicologica critica con ammirevole maturità e lucidità, grazie anche ad un ambiente interno motivante e conciliante.

Veniamo alla cronaca.

La (ormai ex) capolista Morelli, orfana della classe e del talento dei giocatori migliori saliti nelle serie superiori, schiera una formazione agguerrita e ben amalgamata, capitanata dall’esperto vietnamita Pham Minh Tan (4000 punti). Rising Eagles rispondono con una formazione studiata ad hoc per aggredire e colpire gli avversari colpo su colpo. Avendo ben interpretato i dati delle partite precedenti, il capitano nostrano Lorenzo Marchini indovina tutte le mosse piazzando subito il nostro top player contro il vietnamita, il volenteroso Yoshi sulla matricola avversaria e la stellina cinese sul tenebroso Argentieri.

Si parte.

Winfred non è in giornata, lo si percepisce fin da subito. Degente per un infortunio al gomito, fa molta fatica a tirare e a spingere come di consueto. Inoltre, avendo da poco ricominciato ad allenarsi col puntino corto per ridurre il carico, molte palline finiscono fuori per la smarrita dimestichezza con la liscia da gara. Win stringe i denti ma, nonostante la prodigiosa determinazione, la continuità difensiva di Pham Minh Tan non gli lascia varchi, così si ritrova sotto 1 - 2. 6 - 8. Sembra finita. L’intervento della panchina ha un impatto micidiale sul match: Winfred ritrova fiducia e grinta rifugiandosi nella sua regolarità di gioco non sbagliando più un colpo e, anche senza forzare la giocata, riesce a vincere 12-10 il quarto set. Nel quinto e ultimo set accade per fortuna quel che il capitano aveva preventivato: Winfred inizia a leggere anticipatamente le giocate dell’avversario e riesce a spiazzarlo con uno stile di gioco a lui non congeniale con palle basse e corte, il vietnamita inizia ad essere impreciso e incostante in ricezione e fornisce a Win qualche palla facile su cui il fantasista filippino non perdona.

3-2. 1-0 Aquile. Grandissima prova di tenacia e sacrificio per il nostro top player.

Subentra da titolare Yoshiki Breznay avverso a Mapelli. Il giappo-ungherese grazie al consolidato palleggio tagliato e teso non lascia varchi per gli attacchi ficcanti dell’avversario, efficaci solo su palla liscia, e attacca saggiamente solo quando è strettamente necessario.

Vittoria mai in discussione.

3-0. 2-0 Aquile. Punto fondamentale per la giovane promessa dai grandi colpi esplosivi, che ha saputo gestire con lucidità e solidità il match indirizzandolo fin da subito nella maniera ottimale. Nota di merito: i nuovi attacchi ben calibrati promettono bene.

Terza partita in cui Jiahao affronta mister tenebroso Argentieri che col suo ghigno beffardo cerca di irridere l’avversario destabilizzandolo psicologicamente a inizio gara. Purtroppo la mossa è efficace e il cinese sbaglia parecchio, si ritrova sotto 0-2 sull’orlo del baratro. Anche in questo caso i consigli e il calore della panchina riescono a ridestare Xu dall’ipnosi. L’aquilotto si mette a giocare una partita molto intelligente e paziente, colpendo l’avversario malefico appena esso si scompone esultando con veemenza dopo i punti conquistati. E’ uno scontro di nervi. L’avversario è il primo a mollare, le giocate diventano frenetiche e il sorriso beffardo si tramuta in una smorfia sofferente. Non si riprende più. Jiahao macina giocate di qualità e travolge Argentieri nei 3 set successivi.

3-2. 3-0 Aquile. Partita dalle due facce, Jiahao abbonato alle vittorie al quinto set continua la tradizione da batticuore.

Jahao corona la rimonta


Quarto incontro con combinazione sfavorevole per Yoshi che, avverso alla difesa inossidabile del vietnamita, non riesce a trovare la chiave di lettura del match non riuscendo mai a scardinare il gioco dell’esperto pongista.

Ogni mossa viene disinnescata ed è costretto ad arrendersi, pur lottando con valore.

0-3. 3-1 Aquile.

Il guerriero ferito Win ritorna in campo per legittimare la propria superiorità su un Argentieri ancora tiltato. Costretto dall’avversario, arrabbiato per la rocambolesca sconfitta, a giocare palle sporche e violente racimola a fatica l’1-1. Da qui in poi Winfred, anche a causa della stanchezza patita, inizia a giocare di tattica e, mettendo l’avversario in condizione di non poter sfogare coerentemente la propria frustrazione, si aggiudica i due set successivi con relativo poco sforzo nonostante un gioco lontano dalle migliori prestazioni.

3-1. 4-1 Aquile. Il filippino dimostra, con una straordinaria prova di forza mentale, il maestoso fascino di questo sport. Argentieri perde una grande chance per riscattarsi.

Match point affidato alla nuova volenterosa recluta delle Rising Eagles: Valentina Zambelli. La nuova arrivata non si fa trovare impreparata e annichilisce letteralmente l’avversario sotto i suoi colpi estremamente efficaci sia in battuta che in blocco e chiusura.

Mapelli è tramortito e non riesce ad opporre alcuna resistenza, la partita si trasforma in una passerella in cui Vale sfoggia le sue doti tecniche ed atletiche, concedendo qualche punto al malcapitato solo nell’ultimo set per testare schemi e colpi ad effetto.

Successo strabiliante, debutto favoloso per Valentina.

3-0. Rising Eagles vincono 5-1 con la forza del collettivo.

Sarebbe potuta andare molto diversamente ma il team ha risposto sempre da campione nei momenti di difficoltà, e i singoli hanno trovato nell’abbraccio del gruppo le energie per buttare il cuore oltre l’ostacolo. Incredibile a pensarci che una squadra di debuttanti, partita, seppur con tanta passione ed intraprendenza, per fare esperienza senza alcuna velleità in termini di risultato, abbia inanellato una sequenza di risultati a dir poco impronosticabili contro avversari di spessore. Il difficile però viene ora che bisogna mantenere il rendimento, la loro tempra verrà messa a dura prova e, per evitare che l’ebbrezza non li affossi, dovranno incamerare fondamentale esperienza nei prossimi tornei per continuare a macinare gioco di pregevole fattura.

Gli underdogs non si monteranno la testa, proveranno a competere per qualcosa di più grande di loro stessi, qualcosa di irraggiungibile anche per i più ottimisti a inizio stagione. D’altronde un pizzico di sana follia può essere il carburante giusto per dare una sferzata di coraggio ad una squadra giovane e inesperta che ha fatto dell’unione, della passione, dell’affetto reciproco il proprio marchio di fabbrica.

Grande riconoscenza si deve alla vicinanza della società e a tutti i membri delle Aquile Azzurre che, con la loro calda accoglienza e il loro infaticabile sostegno, ci hanno fatto crescere e acquisire consapevolezza nei nostri mezzi. Un ringraziamento sincero anche al capitano avversario Pham Minh Tan, si è rivelato persona di grande empatia e gentilezza.

Grazie a tutti voi.

 Lorenzo Marchini, the Captain.