16/12/2021

C2 Fearless Eagles - Arengario 5-1: Io gioco pulito
ci sono 0 commenti ci sono state 813 letture

Io Gioco pulito

 

Prologo

“Non ho capito, cosa è successo ?”

“Lo hanno squalificato, ha fatto qualcosa che non doveva e non poteva fare”

“Perché, perché l’ha fatto ?”

“Vedi, Vincenzo, l’uomo nasce per rincorrere ciò che non può afferrare. A volte ci arriva, a volte è troppo lontano e inizia a commettere errori. Quando sarai grande, capirai

Con queste parole, un Papà provo a spiegare a suo figlio di 10 anni, il 25 Settembre del 1988 la caduta di un uomo: da campione a cattivo, da esempio a castigo, da mito a mostro da perseguitare.

Non ho più dimenticato quella frase. Oggi forse ho capito qualcosa in più ma non tutto.

 

Capitolo 1 – I 100 metri più sporchi della Storia

Quella gara è leggendaria, se solo per un attimo ci si dimentica di cosa sia successo dopo, si può affermare con certezza che non c’è mai stata una gara simile.

Ai nastri di partenza c’erano i più veloci del mondo, atleti che negli anni 80 – senza l’ausilio di materiali e tecnologie, ma purtroppo con altri aiuti – avevano tutti dei personali sotto i 10’’.

Linford Christie, Calvin Smith, Dennis Mitchell, Robson da Silva, Desai Williams, Ray Stewart e, soprattutto, il “figlio del vento” Carl Lewis e il Campione del Mondo in carica Ben Johnson.

Nessuno, eccetto Calvin Smith e Robson da Silva, “giocava pulito”.

Andò a finire male. 9,79’’, record Olimpico e del Mondo, 30 anni prima di Usain Bolt. Cancellato dopo un giorno dagli archivi e per sempre dalle menti di chiunque voglia pensare che lo Sport sia, prima di tutto, una sana competizione dove ognuno trova la forza dentro di sé per superarsi e completare quella rincorsa di cui parlava il Papà.

Mi spiace Ben, anche Io, quel giorno, ti ho cancellato sportivamente. Ti ricordo ancora, ma come un debole; prima eri il più forte.

Capitolo 2 – Io Gioco Pulito

Giocare Pulito non nasce con l’intento di rispettare i cavillosi – e comunque importanti ancorché in larga parte necessari - regolamenti di ogni Sport. La Campagna “Io Gioco Pulito” vuole legittimare il principio stesso dello sport: vinca il migliore, a patto che egli lo sia realmente e la competizione venga fatta a parità di condizioni per entrambi.

Anche io provo ad insegnare ogni giorno qualcosa ai miei figli, gli spiego che nella vita non è tanto importante trionfare quanto combattere, non è vincere ma essersi ben battuto; lo sport è prima di tutto ambizione e volontà di fare più degli altri, deve tendere verso l’eccesso perché richiede più velocità, più altezza, più forza, più tecnica, più emozione; cerca la paura per dominarla, la fatica per trionfarne, la difficoltà per vincerla.

La gomma taroccata, come l’iniezione di testosterone o l’abuso steroidi, non fa parte di tutto questo: è un vilipendio allo sport, una vergogna dell’anima, un insulto a tutti i bambini che corrono dietro un pallone o brandiscono una racchetta, un’infamia verso chi, con sudore e fatica, cerca di superare i propri limiti.

Eppure, c’è ancora chi crede che “giocare pulito” sia un modo per vincere le partite a tavolino.

 

 

Capitolo 3 – La Partita

Senza storia.

Un plauso comunque a Gialnisio, Giovenzana e Ghirardelli: giocatori corretti e tecnicamente ostici ma, se Alessandro e Francesco sono in giornata, non esistono alternative alla vittoria.

Il punto della bandiera è stato lasciato sul campo da un bravo Offredi che, nonostante una prestazione gagliarda, ha lasciato il passo ad un ispirato Gialnisio che sta evidentemente ritrovando la condizione del passato.

Claudio è entrato deciso e convinto, Bustreo nulla ha potuto.

A proposito di Bustreo, non abbiamo nulla contro la persona ma quel comportamento alla fine della partita non gli fa onore. Non serve appellarsi a chissà quale regolamento del Codice di Hammurabi e minacciare platealmente una nuova sconfitta a tavolino. Le partite si vincono in campo.

Personalmente, lo aspetto per salutarlo e stringerli la mano (COVID permettendo).

 

Capitolo 4 – La classifica del Campo

Eccola la VERA CLASSIFICA, guardatela con attenzione perché è quella di chi GIOCA PULITO.

 

Vincenzo